Gli altri non ci hanno creduto

di Alfredo Sgarlato – Noi credevamo è il titolo del nuovo film di Mario Martone, ispirato da un poco noto romanzo di Anna Banti, che ricostruisce alcuni episodi del Risorgimento. Il film, accolto con molto favore da pubblico e critica alla Mostra di Venezia, si può definire un kolossal: 170 minuti di durata (probabilmente in TV verrà mostrata una versione di 210), girato in luogo (Piemonte e Puglia) e con un ricchissimo cast di oltre sessanta attori, in cui spiccano il magnifico Toni Servillo (stavolta nelle vesti di Mazzini), Francesca Inaudi e Luigi Lo Cascio.

Purtroppo non tutti ci hanno creduto: il film, co-prodotto dalla RAI, esce in sole 30 copie, praticamente invisibile: pensate che un film come Avatar o Harry Potter esce in almeno 900. Logicamente non si possono fare paragoni con film totalmente diversi, ma ha fatto scandalo che in Liguria, terra di Mazzini, Garibaldi e Mameli, il film esca in una sola copia, probabilmente grazie alle proteste del pubblico, dato che pare non fosse prevista nemmeno quella. Per cui i cinefili di Savona, dove Mazzini fu imprigionato, o di Albenga dovranno aspettare mesi per vederlo.

Il film è distribuito da 01, legata a RAIcinema, società nota per imporre agli esercenti l’incasso minimo garantito, impedendo così di fatto la programmazione di molti film d’autore nelle piccole sale. A proposito di Noi credevamo il co-produttore Degli Esposti afferma il costo dell’opera è di sei milioni di €, briciole rispetto ad un film americano, ma molto per il cinema italiano. Di questi sei milioni, dice sempre Degli Esposti, metà è stato versato dalla RAI, meno dello stipendio di Minoli.

Peccato che non si sia creduto in un film così importante, proprio oggi che sul Risorgimento si vanno imponendo “vulgate” revisioniste come quella per cui fu condiviso solo da una piccola elite, come altri eventi che nel bene e nel male hanno fatto la Storia recente, come la marcia su Roma, la resistenza, il ’68, tangentopoli (mentre oggi governerebbe “il popolo”…) o che fu un complotto giudaico-massonico anticlericale.

* il trend dei desideri: la rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato

1 Commento

  1. le proteste della stampa, ma soprattutto le lunghe file di spettatori, hanno fatto sì che le copie di Noi Credevamo siano aumentate a 55. ma non so ancora se l’aumento riguarda la Liguria. in compenso leggo che l’ultimo film di Tony Gatlif, KORKORO, che parla dell’olocausto dei rom non sarà distribuito in Italia.

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