Aeroporto Panero: chiusa la ricapitalizzazione

Si chiuderà questa sera, nell’ambito della riunione del Consiglio di Amministrazione dell’aeroporto Panero, la prima fase dell’operazione di ristrutturazione e rilancio della società. La ricognizione dei versamenti effettuati ha evidenziato una ridistribuzione degli assetti societari, portando la Provincia di Savona (con c.ca il 39%) a diventare l’azionista di maggioranza, seguita dalla Camera di Commercio di Savona (con il 26%) e dall’Acquedotto San Lazzaro (con il 18%).

I limiti imposti recentemente dal DL 78, relativo alle restrizioni in tema di ricapitalizzazione per quelle società che hanno chiuso i propri bilanci in perdita ha, di fatto, comportato una diminuzione della partecipazione azionaria dell’area di Imperia (Provincia di Imperia 3%, Comune di Imperia 1,16%, Camera di Commercio di Imperia 1,24%).

“Sono molto soddisfatto di aver concluso questa prima fase – ha detto il Presidente, Maurizio Maricone. La ricapitalizzazione costituiva il punto di partenza per tentare la strada del rilancio e della ristrutturazione dell’aeroporto Clemente Panero. Il cammino è ancora in salita, tenuto conto che entro il 15 dicembre p.v. i Soci saranno chiamati ad approvare la parte finanziaria del piano industriale. Ovvero a consentirci di reperire le risorse necessarie per la concretizzazione dei piani di sviluppo dei prossimi anni.

Relativamente ai nuovi assetti societari, lo spostamento delle quote verso il bacino savonese rappresenta la grande volontà, da parte di Provincia e Camera di Commercio, di dare forza e autorevolezza all’aeroporto. In questa società, a prevalente partecipazione pubblica, tutti gli Enti hanno diritto a partecipare ed a dare un contributo preciso in termini di ‘interessi territoriali’ per lo sviluppo dell’aeroporto di Villanova di Albenga. Ritengo che questa debba considerarsi una situazione di passaggio ed auspico che anche le Amministrazioni della Provincia di Imperia abbiano la possibilità di tornare a crescere nella loro partecipazione.

Il Piano Industriale dei prossimi dieci anni infatti, prevede un contributo da parte degli Enti , anno per anno, che verrà formalizzato attraverso successivi aumenti di capitale: un accordo fra gli Enti, e la loro disponibilità monetaria, potrebbero comportare il riallineamento delle quote di partecipazione dell’area imperiese rispetto a quella savonese.

A questo punto non possiamo che rinnovare il nostro impegno volto a far diventare l’aeroporto Panero un’azienda rappresentativa di entrambe i territori, a portare a compimento gli aspetti finanziari del Piano Industriale e giungere, quindi , alla metà di dicembre con un percorso davanti chiaro e delineato; continuare a incrementare i rapporti con gli altri scali aeroportuali (vedi Cannes e Nizza con i quali il dialogo è già stato aperto); ottenere la concessione ventennale di esercizio da parte di Enac; avviare una serie di rapporti e confronti con le piccole compagnie aeree al fine di intercettare i traffici charter a carattere spiccatamente turistico; valorizzare il ruolo dello scalo per il supporto della business aviation e dei connessi servizi di hangar aggio dei velivoli, il tutto senza dimenticare la ricerca fondamentale del pareggio gestionale”.