Savona: mercoledì sciopero in difesa della scuola pubblica

La FLC CGIL ha indetto una serie articolata di scioperi di un’ora, che si protrarrà sino a dicembre. Mercoledì 17 novembre i lavoratori della scuola aderiscono allo sciopero articolato entrando in servizio un’ora dopo o terminando il loro orario un’ora prima nei turni pomeridiani.

Se, da un lato, aderire a questa forma di protesta permette ai lavoratori di esprimere il proprio disappunto verso una politica scolastica iniqua e deleteria, dall’altro – ci rendiamo conto – si rischia di incidere negativamente sulla già difficile organizzazione delle famiglie. Nonostante questo, crediamo che sia necessario portare avanti la nostra protesta in difesa della scuola pubblica.

Anche nella nostra provincia i tagli alla scuola stanno determinando numerose difficoltà e problemi di varia natura. Aver sottratto risorse economiche ed umane alla scuola sta mettendo a repentaglio sia la sicurezza dei nostri istituti, sia la qualità dell’offerta formativa. La maggior parte delle classi sono troppo numerose (28 – 30 alunni), in contrasto con le normative sulla sicurezza, e spesso è necessario spostare gli alunni in classi diverse quando un docente è assente, perché le risorse economiche delle scuole non permettono di nominare un supplente ogni qualvolta se ne presenti la necessità. L’aver di fatto eliminato le ore a disposizione e di compresenza degli insegnanti ha amplificato il problema. Risulta praticamente impossibile attuare progetti di qualità o per il recupero/rinforzo per gli alunni in difficoltà, così come attività laboratoriali e uscite scolastiche…

Il Ministero ha dimezzato, anche agli alunni con disabilità gravi, le ore di sostegno disattendendo così la vigente normativa ed anche sentenze della Corte costituzionale. Nelle scuole il personale ATA (collaboratori scolastici e assistenti amministrativi/tecnici) è insufficiente ed i piani degli istituti non sono vigilati perché spesso è presente un solo collaboratore in tutto il plesso. Questo anche nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, e può capitare che i docenti si trovino a dover decidere se accompagnare un bambino di 3 anni che non si sente bene in bagno, lasciando la classe incustodita, oppure se vigilare la classe senza assistere il bambino, con la gravosa responsabilità che questa scelta comporta. Per riuscire a garantire la pulizia e l’igiene degli edifici il personale ausiliario è spesso costretto ad effettuare ore di straordinario, imposte e probabilmente non retribuite.

L’acquisto del materiale didattico (carta, gessi, colori…) e di quello di prima necessità (sapone, detergenti, carta igienica…) sono ormai esclusivamente a carico delle famiglie ormai costrette ad elargire un “obolo” di inizio anno. Sulla “riforma” della scuola superiore, insieme a molti altri aspetti deleteri, quali la detrazione di personale e tempo scuola, c’è da evidenziare l’abbassamento dell’obbligo scolastico a 15 anni ed il ritorno al “praticantato”.

A questo quadro così catastrofico, ma assolutamente reale (basterebbe trascorrere un giorno in una scuola come osservatori per rendersene conto) va aggiunto tra le motivazioni dello sciopero il blocco dei contratti del personale della scuola per 3 anni, il blocco degli scatti d’anzianità, la detrazione degli stipendi in caso di malattia, il carattere sanzionatorio e punitivo di tutti i provvedimenti ministeriali. Ma anche nel sottolineare queste problematiche “sindacali”, ribadiamo ancora una volta che a noi prima di tutto sta a cuore il futuro della scuola pubblica ed il rispetto dei diritti dei nostri alunni.

Sono queste le motivazioni che ci portano a scioperare e la nostra non è una presa di posizione per garantirci privilegi, né tanto meno si tratta di una rivendicazione contro le famiglie o contro i nostri alunni che anzi vorremmo accanto a noi nelle piazze e nelle varie iniziative. Per questo chiediamo ai genitori di tollerare gli eventuali disservizi che si possono venire a creare con questa nostra forma di sciopero. Perché questa battaglia, in difesa del diritto allo studio, è necessaria condurla uniti e coesi.

* FLC CGIL Savona