di Franco Xibilia – La recente lettera pubblicata dai genitori dell’Istituto comprensivo di Cairo, concernente le gravi difficoltà di funzionamento degli Istituti scolastici, fa riferimento a un presunto limite minimo di 20 giorni di assenza per chiamare un supplente. Si tratta probabilmente di un abbaglio, poiché tali limiti non esistono nella normativa scolastica. Al contrario, dopo scioperi e pressioni sindacali, è stata emanata una nota ministeriale molto precisa che non pone limiti minimi di assenza del titolare per chiamare un supplente in nessun ordine di scuola e non prevede che sia lecito suddividere gli alunni in altre classi, né interrompere il servizio.

È, per molte scuole, un’inversione di tendenza,che porterà alla riorganizzazione degli Uffici di Segreteria e finalmente a poter lavorare ai molti supplenti lasciati a casa dopo i tagli governativi sulle cattedre. La strada non passa da un aumento delle ore di straordinario ma dal ricominciare a nominare i supplenti tutti i giorni, senza la paura che non vengano pagati. È una paura ingiustificata, dopo i risparmi attuati dallo Stato sulla scuola. È soprattutto un obbligo sancito dalla normativa.

* Prof. Franco Xibilia – Esecutivo Cobas scuola Savona