PD Savona: Strinati eletto nuovo segretario cittadino

L’assemblea comunale di Savona del Partito Democratico, riunita martedì 23 novembre presso la SMS “La Rocca”, ha eletto segretario cittadino Claudio Strinati, 51 anni, avvocato, consigliere comunale in carica. La sua candidatura ha ottenuto l’89,8% dei consensi.

Durante l’assemblea, il neo-segretario cittadino ha dichiarato di voler lavorare unitariamente, al di là di mozioni e schieramenti congressuali, per rafforzare la presenza del Partito tra i cittadini e per dare inizio alla campagna per le prossime elezioni comunali partendo dall’ottimo lavoro svolto finora dall’amministrazione Berruti.

Il segretario provinciale del PD, Livio Di Tullio, dopo aver manifestato il proprio sostegno alla candidatura di Strinati, ha evidenziato la necessità di aprire sempre di più il Partito verso l’esterno e ha sottolineato i meriti dell’amministrazione di centrosinistra, ultimo dei quali, in ordine di tempo, quello del mantenimento a Santa Rita della mensa della Caritas, affermando che per un partito come il PD non è pensabile mettere in discussione un servizio così importante in nome di una presunta maggiore sicurezza.

Dal dibattito è emersa l’intenzione di lavorare unitariamente a un programma serio e realizzabile, anche alla luce dei pesantissimi tagli agli enti locali voluti dal governo nazionale di centrodestra, sui quali si è soffermata in particolar modo l’assessore regionale Lorena Rambaudi.

1 Commento

  1. al pd savonese della CARITAS ,ed in modo particolare al di tullio ,non ne può fregar di meno (ex assessore all’urbanistica ).in continuità all’edificio della CARITAS i fotia[ con l’aiuto di architetti e ingegneri( sapete con che soldi siete pagati?)] stanno ristrutturando l’edificio ex odontotecnico ,aggiudicato dai fotia in asta pubblica indetta dal comune di savona. sarebbe interessante conoscere la fonte di chi crea problemi di sicurezza nel quartiere di S. Rita? certamente gli appartamenti ricavati dalla ristruturizzazione dell’edificio ex odontotecnico ,senza il dormitorio e la mensa della Caritas sarebbero più appetibili e, più costosi riflettete ,riflettete compagni e compagniucci ucci ucci e, chissà facendo sloggiare la Caritas ,il comune potrebbe vendere i locali in asta pubblica e gnam gnam i fotia eccoli qua a vincere l’astina. cvd al di tullio della caritas non ne può fregar de memo? speriamo de no

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