L’appello che l’Onu lancia al resto del mondo con la Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra giovedì 25 novembre 2010, è per un impegno serio e costante da parte di tutti, nonché per un piano d’intervento a livello locale, nazionale e internazionale, rivolto da un lato all’attuazione del principio della parità di trattamento tra uomini e donne sul lavoro e dall’altro all’introduzione di politiche di prevenzione delle molestie sessuali.
Per quanto riguarda il nostro territorio esiste un’importante ricerca condotta dall’Asl 2 Savonese, in partnership con Associazione Ipotesi, sui dati delle donne che, nell’arco temporale 2004-2009, si sono rivolte ai servizi di Pronto Soccorso dei 4 ospedali della provincia. La ricerca ha permesso di evidenziare aspetti interessanti dei casi di violenza subita da partner, ecco le osservazioni più rilevanti:
- 2016 donne si sono rivolte ai centri di soccorso; alcune più volte, per un totale di 2524 accessi;
- Negli ultimi 6 anni, con qualche oscillazione, ed una punta di 518 casi nel 2007, il fenomeno è cresciuto costantemente: dai 305 casi del 2004 ai 466 registrati nel 2009;
- Le aree geografiche di appartenenza più frequenti delle vittime (oltre, ovviamente, ai casi di donne italiane: 83,4% dei casi) sono: la nord africana (3,5%), i paesi dell’est europeo (6,6%), il sud america (3,1%);
- I mesi più “caldi” (giugno, luglio, agosto e settembre) registrano il maggior numero di accessi (45,4%), mentre il giorno più frequente è il lunedì (16% dei casi);
- La fascia d’età più colpita è quella compresa dai 30 ai 40 anni (29,3%), seguita dal segmento 40-50 (24,6%);
- La media delle giornate di prognosi assegnate è 8,62: più di una settimana;
- La diagnosi più frequente riguarda i traumi contusivi. Il trauma cranico compare addirittura nell’8% dei casi;
- Nel 13% dei casi, le donne lamentano traumi o patologie senza associarli a violenze subite, peraltro evidenti;
- Il fenomeno più allarmante è quello delle “recidive”: il 15,7% delle vittime torna più volte al pronto soccorso.
Compatibilmente con le risorse disponibili, l’indagine statistica proseguirà, inglobando i dati del 2010. L’obiettivo è quello di porre le basi di una conoscenza del fenomeno che supporti sempre meglio gli interventi del personale, coinvolgendo anche il mondo del volontariato.
quante donne si saranno rvolte al pronto soccorso dicendo di essere cadute dalle scale, di aver sbattuto contro il frigo, e che aumenterebbero questi dati? io penso che tanti incidenti domestici denunciati come tali, coprano invece violenze alle donne