La nascita del cosidetto “Parito sociale” a Savona è stata nei giorni scorsi preceduta da una antipatica polemica. Non veniva contestato il “Doposcuola popolare” o lo “Sportello legale”, ma la creazione dei GAP (Gruppi di Acquisto Popolare) e relativa distribuzione del pane un euro al kg. La contestazione era animata dall’Associazione Panificatori che, scrivendo al Sindaco, ha chiesto di “verificare le norme igienico sanitaria della struttura che ospiterà la vendita e l’idoneità in merito alla destinazione d’uso del locale, all’autorizzazione per la vendita con relative etichettatura oltre alle normative fiscali”. Risultato? “La Polizia Municipale – spiega il Segretario provinciale Rifondazione Comunista Marco Ravera – si è presentata all’avvio della distribuzione verificando condizioni igieniche ‘pefette’ e assoluta ‘trasparenza in materia fiscale’. Uno ‘scivolone’, chiamiamolo così, quello dei Panificatori savonesi che ha comunque dato grande risalto all’iniziativa al punto che le nostre scorte di pane sono finite in meno di due ore”.

“La crisi c’è e noi abbiamo provato a dare un risposta. L’adesione al nostro progetto ha anche consentito di relazionarsi e di socializzare con aderenti vecchi e nuovi. C’è chi ci vorrebbe tutti i giorni, c’è chi pensava che i ‘comunisti’ fossero una cosa negativa ed è rimasta stupita, c’è chi ha parlato della propria condizione lavorativa. Una bella esperienza, che ha visto la partecipazione del Presidente del ForumAmbientalista Ciro Pesacane, che si ripeterà ogni sabato. A scorte ormai finite un compagno di 97 anni anni si sporge e afferma ‘Fate la rivoluzione e non mi dite niente?’. Forse non stiamo facendo la rivoluzione, ma qualcosa si muove”, conclude Ravera.