di Silavia Pattaro – Venerdì 10 dicembre alle 18 si terrà presso la Sala Consiliare di Palazzo Doria in Piazza Italia a Loano un interessante appuntamento nell’ambito della rassegna culturale “Libri sotto l’albero-Un tè con l’autore”: il romanzo presentato sarà “Se son rose moriranno. Intrigo spinoso per Rebaudengo” (Genova, 2010, F.lli Frilli editori, Collana Supernoir, pp. 288, € 17.80) di Cristina Rava, autrice di noir ambientati in Liguria. L’iniziativa verrà presentata dalla giornalista Graziella Frasca Gallo.

Un malato muore nell’afa opprimente di un’estate di qualche anno fa. Un dolore improvviso e ingiusto dissesta la vita di Ardelia Spinola. In una triste sera autunnale, il dottor Steiner si fracassa una caviglia cadendo dalle scale di casa. Nel frattempo Bartolomeo Rebaudengo si rigira tra le mani un pacco di cocaina senza mittente e senza destinatario, abbandonata come un rifiuto in una fasciam di ulivi sopra la splendida baia di Alassio. Questi sono gli ingredienti di una nuova storia che vedrà i talenti dei protagonisti, sempre sospesi tra dramma e risata, uniti nella ricerca della soluzione di un caso complicato. Tempi e dosaggi sembrano la chiave per comprendere la natura dei decessi di anziani, trovati morti nelle loro abitazioni. Si tratta di una serie di “equivocal death”, come dicono gli esperti dell’FBI, oppure dietro c’è un disegno perverso? La logica di Rebaudengo e l’intuito di Ardelia accompagneranno il lettore verso la verità.

L’autrice Cristina Rava è mezza ligure come la dottoressa e mezza cuneese come il commissario. Dopo due raccolte di racconti fantastici, ha cominciato a scrivere per Fratelli Frilli Editori. L’esordio è stato un’intervista con un’anziana maestra intorno ai fatti della guerra e non solo, intitolato “I giovedì di Agnese. Donne in guerra”. Con il passaggio al poliziesco è nato il personaggio di Bartolomeo Rebaudengo. “Commissario Rebaudengo: un’indagine al nero di seppia”, “Tre trifole per Rebaudengo”, “Cappon Magro per il commissario” e “Come i tulipani gialli” sono i titoli che l’hanno fatta conoscere. Questo è il suo quinto romanzo, che non esprime un cambiamento di rotta quanto piuttosto il bisogno di allargare l’orizzonte e approfondire la psicologia dei personaggi.