L’abito per sognar: l'estro creativo di Luca Moretti ad Albenga

Nell’incantevole cornice dello storico Palazzo Oddo di Albenga si terrà dal 16 al 18 dicembre la presentazione espositiva “Luca Moretti L’abito per sognar…l’autenticità oltre la cultura del fasshion” (inaugurazione giovedì 16 dicembre ore 17.30; fino al 18 dicembre in orario 10.30 -12.30 15.30-18.30). Nel contesto sarà anche esposta la poesia “Gemella di una rosa” alla memoria di Grace Kelly Principessa di Monaco, ideata e creata dallo stilista stesso, che dopo notevoli recensioni anche da palais de Monaco entra a fare parte della storia nonché del libro dello stesso Luca Moretti, prossimamente in uscita.

Attraverso un repertorio di autentica profonda ricercatezza stilistica, cultura della moda, lo stilista presente anche sulle scene delle fashion week, elogia attraverso un percorso espositivo, l’importanza del lavoro e del concetto fashion, attraverso una forte padronanza della conoscenza tecnica e determinazione, doti indispensabili per mantenere costante un equilibrio professionale e di eccellenza; uno stile quello di Luca destinato a diventare inconfondibile, “frutto di vero innato talento, che nasce al cospetto della creatività, della creazione stilistica-culturale come pensiero pensante cangiante del pensiero stesso, dove tutto si può essere ma non superficiali – sottolineando il fatto che dietro ad un ambiente affascinante, ci sono anni di duro e vero lavoro, alimentato da una non indifferente perseveranza e determinazione, notevole autenticità, serietà e una indiscussa passione”.

Lo stilista rivela affermando, «l’importanza del sostenere e promuovere il bagaglio culturale-artistico, concetti fondamentali per una profonda cultura, che attraverso mille sfumature, portano lavoro e coinvolgimento nel mondo. Le crisi, i dubbi servono anche per creare nuove sinergie, per sfalzare sistemi ripetitivi che tanto hanno dato ma che oggi non suscitano più nulla. La nostra mente è un insieme di canali labirintici, dove esiste il vero e il falso, l’autentico e l’artefatto, canali che si trasformano in pensieri e sfumature, enigmi che sono quel meraviglioso concetto del mistero chiamato “vita”. In alcuni casi ciò che non distrugge rafforza, sono solo gli stupidi che non cambiano idea».