Libereso Guglielmi a Cisano

di Claudio Almanzi – Si è trattato di una vera e propria lezione di “Fitoalimurgia” di altissimo livello quella che è stata tenuta da Libereso Guglielmi (noto come il giardiniere di Italo Calvino) presso il salone delle conferenze dei Vivai Montina a Cisano sul Neva. “Abbiamo voluto- dice Daniela Montina- offrire agli appassionati di cultura alimentare l’occasione per un interessantissimo incontro con Gugliemi, considerato uno dei più qualificati esperti in Italia, nel campo della alimentazione legata alle erbe”.

Nell’occasione è stato presentato anche l’ultimo libro dedicato a Libereso: “Mangiare il giardino”, scritto da Oscar Marchisio e Claudio Porchia, che è stato anche il moderatore dell’incontro con Guglielmi: “Mangiare piante e fiori per l’eterna giovinezza questo è il segreto anche per la salute- ha detto Libereso che ha anche spiegato- Esiste una varietà incredibile di piante commestibili che non conosciamo e che dovrebbero entrare a far parte della nostra dieta”.

Ai Vivai Montina (storica azienda agricola cisanese, avviata nel lontano 1936 dal nonno degli attuali proprietari, i fratelli Gianni, Pierfranco e Gabriele, una fra le più antiche e conosciute della piana ingauna, specializzata nella tecnica di innesto degli alberi da frutto, degli olivi, degli agrumi e delle vite) è stato così possibile incontrare questo personaggio di grande spessore, botanico di valore mondiale.

Nel libro presentato sono racchiusi preziosi consigli sulla raccolta e sull’uso, soprattutto alimentare, delle erbe: “È una lettura- ha detto Porchia- che si rivelerà interessante a più livelli, come sempre accade quando si ha la ventura di incontrare Libereso: da un lato il semplice piacere della scoperta della possibilità di utilizzare erbe che crescono spontaneamente e dall’altro lo studio del loro uso alimentare e medicinale perduto nel corso tempo, nel passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale”.

Libereso ha anche proposto di realizzare in ogni scuola un “Giardino dei semplici” introducendo lo studio della “Fitoalimurgia”, cioè la conoscenza delle erbe spontanee a fini alimentari, fra le materie di insegnamento. Molti i consigli sull’uso alimentare di erbe comuni nella nostra zona: dal finocchio di mare alla stellaria, dall’ortica alla parietaria, dalla piantaggine alla piracanta allo scaperone.