Presentato a Genova il progetto “Futuro Fertile” di Confagricoltura

Giornata “genovese” nei giorni scorsi per il presidente nazionale di Confagricoltura Federico Vecchioni che, con il direttore generale Vito Bianco, sta proseguendo i suoi incontri territoriali per illustrare il progetto confederale “Futuro Fertile”, con le proposte di riforma normativa per rilanciare e rimodernare l’agricoltura. Vecchioni e Bianco, presso la sala di rappresentanza di Banca Intesa San Paolo, hanno incontrato i dirigenti dell’Organizzazione della Liguria.

In primo piano il tema della ricerca, a cui sono molto sensibili i floricoltori. Come ha poi ricordato Vecchioni, nell’incontro a latere con l’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, «la quasi totalità delle aziende liguri che fanno ricerca in floricoltura sono della nostra Organizzazione. La sperimentazione è elemento di competizione sui mercati internazionali».

Il presidente di Confagricoltura ha ricordato la necessità di incentivare la modernizzazione e la competitività del settore agricolo attraverso l’applicazione di processi e tecniche produttive innovative; in tale ottica anche la proposta, nel pacchetto “Futuro fertile”, di istituire un credito d’imposta per gli investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica.

Cogliendo l’occasione della costituzione di “Confagricoltura Donna Liguria” (di cui è stata nominata presidente Silvia Parodi (titolare di un agriturismo ad Albenga), vice presidente Silvia Guadalupi di Camporosso e nel consiglio Loredana Faraldi di Ranzo (IM), Alessandra Carbone di Genova e Simonetta Zuccolo di Sarzana (SP)), Federico Vecchioni ha tracciato l’identikit della moderna imprenditrice agricola, ed ha detto: «Le donne si dimostrano particolarmente vocate all’agricoltura multifunzionale e dedicano particolare attenzione ad un’ampia serie di attività praticabili in ambito rurale (agriturismo, didattica in fattoria, trasformazione aziendale e vendita diretta dei prodotti, promozione di percorsi culturali). Nel settore agrituristico, comparto chiave dell’agricoltura multifunzionale, le imprenditrici rappresentano oltre un terzo del settore».

L’idea dell’Associazione nasce da Silvia Parodi, imprenditrice agricola di spicco della Piana di Albenga, dove, tra le altre cose, dirige un agriturismo: “Il Colletto”.

La nuova associazione, nata in seno a Confagricoltura Liguria, di cui la Parodi è consigliera da due mandati, nasce con la precisa volontà di conoscere in modo approfondito, nell’intero ambito regionale, le varie realtà imprenditoriali femminili, in modo da mirare le azioni da intraprendere, nella giusta direzione.

Dichiara Silvia PARODI “abbiamo creato un gruppo di imprenditrici operativo, solido, coeso ed aperto al confronto. Sono tante le cose da fare. Sono sempre tante le cose da fare per una donna. Nel tempo mi sono spesso resa conto (soprattutto da quando sono diventata mamma di Benedetta Aida) di quale problem solving siamo naturalmente dotate” ha continuato Silvia Parodi – “e avverto da parte di più di una collega, il grande desiderio di poterci confrontare, di comunicare e di fare rete. Non solo condivido questo sentimento, ma sono sicura che insieme riusciremo a costruire molto”.

Confagricoltura Donna Liguria ritiene inoltre importante, come organizzazione di categoria, riuscire a far emergere figure imprenditoriali femminili che possano sostenere l’associazione anche con ruoli istituzionalmente riconosciuti.

A tal proposito Federico Vecchioni ha annunciato: «C’è un nostro preciso impegno a far crescere ancor più la presenza delle imprenditrici in agricoltura che probabilmente si concretizzerà in una proposta ad hoc del pacchetto “Futuro Fertile”».

Infine il presidente di Confagricoltura ha fatto il punto sulla legge di stabilità approvata dal Parlamento. «La Finanziaria – ha commentato – ha accolto richieste importanti per il mondo agricolo come la fiscalizzazione per le zone montane e svantaggiate che interessa molto anche le imprese agricole liguri. Stiamo lavorando affinché venga accolta la richiesta di esenzione delle accise sul gasolio per il riscaldamento delle serre, non ricompreso nella legge di stabilità, in un futuro provvedimento come l’eventuale decreto legge “Proroga Termini” di fine anno».

«L’esonero dalle accise è riservato al gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre – ha ribadito Vecchioni – e permette alle colture florovivaistiche e orticole italiane di affrontare la competizione sui mercati internazionali contenendo i costi di riscaldamento, che sono pari almeno al 15-20% di quelli aziendali».

Confagricoltura – ha poi ricordato il suo presidente a Genova – tra le indicazioni di riassetto normativo del settore agricolo, dirette a renderlo più funzionale e competitivo e per concretizzare la semplificazione, ha presentato una proposta di legge (che è già stata recepita in un ddl della Südtiroler Volkspartei) che prevede la possibilità di applicare il sistema di agevolazioni sul gasolio agricolo anche tramite crediti o buoni di imposta.