Federico Gozzi (IdV) – Apprendo, con sommo stupore e rammarico, della presa di posizione del mio partito, l’Italia Dei Valori, relativamente ad un possibile ampliamento della Centrale a carbone Tirreno Power, in particolare delle dichiarazioni del duo Tuvè – Quaini. Nello specifico le affermazioni del Consigliere regionale Stefano Quaini: “noi in pratica siamo per l’ampliamento ma purchè le emissioni diminuiscano sensibilmente e scendano al di sotto dei limiti di legge” (Secolo XIX di domenica 12 dicembre pagina 25).

Mi trovo in disaccordo pieno su questa nuova apertura e presa di posizione. Il dissenso al progetto di ampliamento a carbone della centrale termoelettrica, attraverso la costruzione di un nuovo gruppo alimentato a carbone, deve essere netto e totale.

Va attivata un’azione volta a perseguire “subito e comunque” dei miglioramenti ambientali a prescindere dalla costruzione di un nuovo gruppo, in una Provincia, quale quella di Savona, in cui Tirreno Power produce già da sola, nel pieno centro abitato di Vado Ligure e Quiliano, il quintuplo del fabbisogno energetico della popolazione provinciale.

Queste sono le mie posizioni:

  • La rete di controllo sulla qualità dell’aria, i cui costi devono restare a carico di Tirreno Power, va gestita da un soggetto pubblico e continuamente adeguata nelle strumentazioni alle nuove normative. Ciò consentirebbe di implementare la rete di monitoraggio pubblica esistente, di avere una conoscenza più approfondita della qualità dell’aria nel comprensorio e, per la collocazione delle centraline, offrirebbe indicazioni attendibili sul contributo specifico della centrale termoelettrica all’inquinamento generale
  • Occorre modificare la dinamica e affrontare le cosiddette misure compensative indipendentemente da ogni nuovo progetto di ampliamento, perchè in linea con un’esigenza nazionale e mondiale di riduzione delle emissioni. Non si tratta di concessioni, ma di iniziative con una vera e propria valenza economica e ambientale. Misure come la copertura del parco carbone e l’utilizzo del metano nelle fasi di accensione dei gruppi a carbone sono prima di tutto un atto di civiltà.

Quanto scritto non rappresenta certo una presa di posizione personale, ma fa parte del programma della lista “Impegno e Progresso per Quiliano” che, come militante di Italia dei Valori e candidato al Consiglio comunale di Quiliano, in pieno accordo con il partito, ho sottoscritto insieme alle altre forze politiche del centrosinistra ed è frutto di un serio e costruttivo confronto con la popolazione quilianese.

In conclusione, va rigettata ogni ipotesi di ampliamento e di costruzione del terzo gruppo.

Questo per evitare un giorno, magari anche non troppo lontano, che i nostri figli e i nostri nipoti si ritrovino, dopo la costruzione del terzo gruppo, a dover contrattare miglioramenti ambientali in cambio della costruzione di un quarto gruppo e magari poi, nel XXII secolo, che i nipoti dei nostri nipoti debbano fare altrettanto nei confronti del progetto di costruzione di un nuovo quinto gruppo a carbone…

Tutto ciò verrà da me ribadito nelle sedi istituzionali opportune.

* Federico Gozzi (IdV) – Consigliere comunale di Quiliano