Savona, Ditullio (Pd): incontro con Ciancimino inappropriato e discutibile

[fp] – Organizzato dalla Libreria Ubik di Savona in collaborazione con l’associazione “don Peppino Diana” – “Libera”, giovedì 16 dicembre alle ore 18  presso la Sala della Sibilla è previsto al Priamàr un incontro con Massimo Ciancimino per la presentazione del libro, edito da Feltrinelli, “Don Vito. Le relazioni segrete tra Stato e mafia nel racconto di un testimone d’eccezione” (moderatore sarà Claudio Porchia).

Il libro racconta «quarant’anni di relazioni segrete, occulte e inconfessabili, tra politica e criminalità mafiosa, tra Stato e Cosa nostra. Perno della narrazione è la vicenda di Vito Ciancimino, “don Vito da Corleone”, uno dei protagonisti assoluti della vita pubblica siciliana e nazionale del secondo dopoguerra, personaggio discutibile e discusso, amico personale di Bernardo Provenzano, già potentissimo assessore ai Lavori pubblici di Palermo, per una breve stagione sindaco della città, per decenni snodo cruciale di tutte le trame nascoste a cavallo tra mafia, istituzioni, affari e servizi segreti. A squarciare il velo sui misteri di “don Vito” è oggi un testimone d’eccezione: Massimo, il penultimo dei suoi cinque figli, quello che per anni gli è stato più vicino e lo ha accompagnato attraverso innumerevoli traversie e situazioni pericolose». La veridicità della “testimonianza” è tuttora al vaglio delle Procure e  la scelta di invitare Ciancimino ha sollevato a Savona più di una perplessità; tra le voci più critiche anche quella del segretario provinciale del Partito Democratico Livio Ditullio. Il Corsara riceve e pubblica di seguito il suo intervento.

di Livio Ditullio – Seguo da tempo l’impegno sociale e civile di Libera e credo che sia tra le Associazioni più importanti e significative del nostro Paese. L’impegno quotidiano e rischioso contro le mafie , portato avanti con coerenza e davvero con sprezzo del pericolo, è quotidiana testimonianza di quanto la lotta alla criminalità organizzata sia la principale emergenza del nostro Paese.

Parlo quindi da ammiratore e sostenitore, nel momento in cui formulo una critica. Ma è proprio necessario realizzare una intervista al Sig. Massimo Ciancimino che di fatto promuove l’acquisto del suo libro? Ed è proprio necessario realizzare questa intervista in una sala pubblica , di proprietà del Comune come la Sibilla? Il Sig. Ciancimino non mi pare affatto persona dalla quale si abbia noi da imparare o che possa essere per noi motivo di esempio o di fiducia. È una persona che ha avuto rapporti con la mafia, che grazie alle attività paterne ha avuto occasioni che tanti giovani del Sud non hanno mai avuto. A differenza di altri, non ha mai rotto i rapporti con quel mondo . Ricordo Peppino Impastato che proveniva da una famiglia mafiosa e che ebbe il coraggio di rompere con essa. Nulla di questo si trova nell’esperienza del Sig. Ciancimino. E a nulla vale la giustificazione che il Sig.Ciancimino può svelare i rapporti occulti tra Stato e Mafia. Questo semmai ce lo possono dire, creduti, i Giudici che verificheranno le Sue affermazioni, i giornalisti che controlleranno, gli appartenenti alle forze dell’ordine che, al solito, rischieranno la pelle per confermarne l’attendibilità.

La Legislazione sui pentiti (ammesso che Ciancimino lo sia) è stata ed è un formidabile strumento da difendere per la lotta alla mafia. Così come il contributo del Sig. Ciancimino, al pari di quello di tanti altri delinquenti pentiti sarà utile. Ma da questo a far passare il Sig. Ciancimino come degno di una testimonianza pubblica, a mio parere, ce ne passa.

Mi sarebbe piaciuto che Libera portasse nella nostra Città, altre persone (e sono convinto che ci sono) che potessero raccontarci di rapporti occulti tra Mafia e potere. Non il Sig. Massimo Ciancimino. Così come mi sembra poco degno per la mia Città che questo Signore parli in una sala pubblica. Capisco che il Comune di fronte ad una richiesta di una Associazione come Libera non abbia potuto dir di no ma questa cosa è comunque sgradevole.

Finirà così: Il Sig. Ciancimino e la Libreria che promuove l’incontro guadagneranno dalla promozione e dalla vendita del libro; chi andrà ad ascoltarlo resterà sempre con il dubbio se dice la verità oppure no e infine un luogo pubblico, di tutti noi, sarà a disposizione per una iniziativa comunque discutibile .

* Livio Ditullio – Coordinatore provinciale Pd Savona

2 Commenti

  1. ..Ma chissenefrega! Non gli danno udienza i Giudici e cerca di farsi pubblicità come un nuovo Saviano… peccato che non sia esattamente speculare la posizione….

  2. e perchè mai non andava ascoltato Ciancimino? trovo che togliere la parola non sia molto democratico, caro segretario del pd. vorrei ricordarle che è spesso ospite di trasmissioni televisive e che a me pare che se le Procure lo ascoltano, se alcune altre no, non sia ragione sufficiente per zittirlo e Libera bene ha fatto ad organizzare un incontro. vende il suo libro, e allora che male c’è, quanta purezza d’animo, quanto candore, come se fosse un reato vendere un libro. quanti che non hanno nulla da dire scrivono libri e vanno di qua e di la? ci rifletta!

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