di Claudio Almanzi – Sabato si inaugura a Calice Ligure la personale dell’artista piemontese Enzo Gagliardino: l’appuntamento, per gli appassionati d’arte, è per le ore 18 alla Galleria Puntodue di Daniele Decia.

A parlarci della bella mostra dell’artista ligure è stato l’esperto d’arte e curatore di grandi eventi Edoardo Di Mauro: “Il lavoro di Gagliardino, allestito presso la Galleria Punto Due di Daniele

Decia, riesce nella non facile impresa di sintetizzare armonicamente aspetti centrali del dibattito artistico della post modernità riuscendo ad oltrepassare il dilemma, relativo alla ridefinizione della pittura come genere dopo il temporaneo abbandono della stessa nella fase più radicale dell’ondata

Concettuale, se privilegiare la raffigurazione naturalista, o rifugiarsi nelle più rassicurante pieghe dell’astrazione vista come cifra stilistica della contemporaneità intesa in senso culturologico”. Anche in questa personale a Calice il tema centrale è ancora una volta quello degli edifici anonimi: “Un tema- conclude Di Mauro- quasi ossessivo sviluppato da Gagliardino rivolgendo l’attenzione sui muri di edifici, fabbriche, scuole, case tipiche degli insediamenti periferici popolari”.

“Gagliardino- aggiunge il critico d’arte Adalberto Guzzinati- è molto apprezzato anche all’estero ed ha all’attivo importanti personali a Verona, Varese, Milano e Torino e due partecipazioni alla prestigiosa Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte. La sua insistenza nel rappresentare abitazioni ed edifici apparentemente anonimi è diventato il suo segno distintivo: un sigillo che se da una parte può generare angoscia ed ansia, dall’altra ce lo rende familiare, tanto da spingerci ad instaurare con le sue opere un certo feeling”. Una riflessione che è condivisa anche dal noto esperto d’arte e collezionista Augusto Andreini: “Questo ambiente metropolitano, a prima vista un po’ anonimo e banale, dove è assente la figura umana, ha invece una forza ed una liricità quasi metafisica ed ermetica che rendono l’artista molto concreto e lo proiettano fra le più raffinate proposte liguri contemporanee degli ultimi anni”.