Questa mattina, a margine dei lavori del Consiglio regionale, una delegazione di psicologi dei distretti sociali del Comune di Genova, che si occupano di bambini in situazioni familiari altamente conflittuali e vittime di gravi maltrattamenti e abusi, ha incontrato Claudio Montaldo, assessore alla Salute, politiche della sicurezza dei cittadini, Lorena Rambaudi, assessore alle Politiche sociali, terzo settore, cooperazione allo sviluppo, politiche giovanili, pari opportunità, e Franco Bonanni, direttore generale del Dipartimento Salute e servizi sociali.

Gli psicologi, affiancati da esponenti delle famiglie affidatarie e delle case famiglia, hanno ricordato che dal prossimo anno la competenza in materia passerà dal Comune alla Asl, e che, quindi, i 32 psicologi, con contratto in scadenza al 31 dicembre 2010, perderanno il loro incarico professionale. Al loro posto subentrano gli psicologi delle Asl, nove dei quali verranno assunti ex novo sulla base di una vigente graduatoria.

«Circa settemila sono le famiglie seguite dal servizio sociale e duemila i bambini e gli adolescenti affidati dall’autorità giudiziaria al Comune di Genova – hanno sottolineano gli psicologi – L’esperienza e la continuità di 14 anni di lavoro non sembrano contare nulla per la Asl che vuole interrompere un servizio assumendo psicologi estranei ai casi in carico e, peraltro, in numero insufficiente». Si tratta di situazioni psicologiche e familiari spesso drammatiche. Gli spicologi hanno anche contestato il fatto che il passaggio porti a risparmio economici.

Dopo aver ascoltato le ragioni della delegazione di psicologi, famiglie affidatarie e case famiglia, gli assessori regionali Montaldo e Rambaudi hanno proposto un tavolo per valutare questa situazione.

«È due anni che il Comune di Genova vuole lasciare questa attività per ragioni economiche – hanno detto gli assessori – Condividiamo la decisione di passare la competenza in materia dal Comune alla Asl ma comprendiamo le vostre preoccupazioni. La continuità assistenziale è fondamentale e il passaggio è repentino. Organizzeremo un incontro con il Comune e l’Asl per affrontare tutti i problemi che ci avete sottoposto».