Con le relazioni dell’assessore alle Risorse finanziarie e controlli, patrimonio e amministrazione generale Sergio Rossetti e del presidente della Giunta Claudio Burlando, è iniziato questa mattina in Consiglio regionale il confronto sulle “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria (Legge finanziaria 2011)”, sulle “Disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011” e sul “Bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 2011”.

LA RELAZIONE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO SERGIO ROSSETTI

I tagli statali per la Liguria – Il bilancio della Regione ammonterà a 5.180 milioni di euro, mentre quello del 2010 ammontava a 5.757,2 milioni di euro. Come ha spiegato l’assessore alle Risorse finanziarie e controlli, patrimonio e amministrazione generale Sergio Rossetti, per il 2011 l’incidenza dei trasferimenti dello Stato sulle entrate complessive della Regione Liguria è diminuita di 154 milioni di euro, anche se una parte di fondi potrebbe essere recuperata dopo l’accordo con le Regioni del 16 dicembre scorso. «La manovra fiscale – ha detto Rossetti – ci priva di quasi tre quarti delle risorse discrezionali garantite nell’esercizio precedente e si innesta in una crisi reale dell’economia, aumentandone pesantemente i costi sociali. Per questo l’amministrazione ha deciso di accompagnare il rigore necessario nei conti con misure di compensazione: 25 milioni di risorse discrezionali sono state concentrate sul trasporto pubblico locale, per ridurre l’insostenibile impatto del taglio».

A rischio le politiche sociali – Il sociale è uno dei settori più colpiti, a causa dell’azzeramento delle quote statali per il Fondo per la non autosufficienza, l’azzeramento del Fondo affitti per le fasce povere della popolazione e la drastica riduzione del Fondo per le politiche sociali. Il trasferimento statale per il Fondo della non autosufficienza ammontava a 14 milioni, «se fosse confermato l’azzeramento – ha detto Rossetti – si pregiudicherebbe la sopravvivenza stessa dell’intervento che coinvolge circa ottomila famiglie liguri». In aiuto alle fasce deboli, la Giunta ha comunque deciso di ridurre l’addizionale Irpef, «che restituirà a oltre 200mila contribuenti liguri 34 milioni di euro complessivi».

Sospesi molti investimenti – «La Giunta – ha detto Rossetti – ha deciso di contenere pesantemente tutti i capitoli di investimento, considerando urgenti gli impegni da parte dello Stato per le spese dei Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate), che consentirebbero un’iniezione di denaro sul mercato ligure, uno sviluppo infrastrutturale pluriennale. Con il taglio previsto del 16% i fondi programmati risultano 288 milioni, a fronte dei 342 milioni programmati».

I dati dell’evasione, nuovi controlli in collaborazione con l’Agenzia delle entrate – Rossetti ha denunciato gli effetti sorprendenti dell’evasione fiscale in Liguria: «L’evasione stimata nelle nostra regione è equivalente all’ammontare dell’intero fondo sanitario regionale: 1 miliardo e 350.000 milioni di euro. Solo con il 20% dell’evasione la Regione potrebbe assorbire il taglio del Governo, migliorare i servizi pubblici e ridurre ulteriormente le aliquote Irpef».

Due i dati citati dall’assessore: soltanto l’1% dei contribuenti liguri dichiara un reddito annuo sopra i 100.000 euro e solo il 15% denuncia più di 30mila euro. «Vorrei sapere – ha detto Rossetti – di chi sono e come fanno a pagarli tutti i suv che si vedono per strada. Per questo motivo abbiamo rinnovato un accordo con l’Ufficio delle Entrate, grazie anche ad un nuovo direttore, per accedere a banche dati dell’agenzia nazionale e ottenere indicatori per verificare i casi più sospetti e i potenziali evasori». Si comincerà ad incrociare i dati delle dichiarazioni ISEE che arrivano in Regione per richieste inerenti il diritto allo studio. «Se un evasore dichiara un ISEE basso – aggiunge l’assessore al bilancio – gode di due benefici indebiti, oltre a non pagare le tasse, usa i servizi che dovrebbero essere appannaggio solo dei meno abbienti». Tornando ai dati, su un totale di quasi 1 milione di contribuenti liguri, 247 mila dichiarano un reddito annuo tra lo zero e i 13 mila euro, 288 mila tra 13 mila euro e 20 mila l’anno, 142 mila contribuenti tra 20 mila e i 25 mila euro e solo 160 mila oltre i 30 mila euro.

Sanità – Con l’anno finanziario 2009 la Regione è uscita definitivamente dal piano di rientro dei disavanzi sanitari. Rossetti ha sottolineato che, il 9 dicembre scorso, i rappresentanti del tavolo tecnico di monitoraggio del Ministero della salute hanno dichiarato che la Liguria è uscita dal regime di affiancamento, grazie alla severa politica finanziaria adottata all’inizio della scorsa legislatura per azzerare il deficit pregresso della sanità. «Ciononostante, il Servizio sanitario regionale ha subito una riduzione di 34 milioni di euro, rispetto al riparto precedente».

Spese dell’amministrazione regionale: più rigore – Azzerate le spese per incarichi di consulenza, studi e ricerche, eliminate le sponsorizzazioni e ridimensionate le spese per relazioni pubbliche, convegni e mostre. Ridotte del 50% le spese per le trasferte e la formazione del personale. Ridotte le spese per il funzionamento dell’ente, incluse quelle che riguardano le auto blu. Le disposizioni della Manovra Tremonti, inoltre, vengono estese anche agli enti del settore regionale allargato, cioè agli enti che ricevono contributi regionali per il proprio funzionamento.

Servizi associati al posto delle Comunità montane – L’amministrazione regionale ha deciso di salvaguardare le quote di compartecipazione ai fondi europei. Rossetti ha annunciato che saranno superate le comunità montane e, i comuni con meno di 3000 e 5000 abitanti, gestiranno i servizi in forma associata, attraverso convenzioni o unioni di comuni.

Indebitamento: nessun nuovo mutuo – Per quanto riguarda l’indebitamento, nessuna nuova spesa è programmata per il 2011. È stata autorizzata soltanto la copertura dei mutui autorizzati negli anni precedenti per un totale di 179,5 milioni di euro.