di Mary Caridi – Eraldo Ciangherotti ha infiammato questi giorni natalizi con la sua polemica accusa al pd locale, su un tema insolito. Può una foto decontestualizzata dal nome del quotidiano che l’ha utilizzata come copertina (L’UNITA’), con la foto di un Premier con espressione sofferta per i problemi politici della sua maggioranza, trarre in inganno o offendere i passanti che la vedono nella bacheca del pd?

Per confortare la sua tesi ha chieso alla Digos di occuparsi della cosa. Di foto e manifesti “funebri” l’Eraldo furioso ha al suo attivo una certa esperienza e dunque immagina di conoscere il pensiero degli albenganesi. Già. Cosa avranno pensato i cittadini quando chiamò la cassetta della posta del suo CAV, Posta Salata, in “onore ” dell’assessore di allora? Cosa avranno pensato i cittadini quando ha fatto affiggere i manifesti , quelli si funebri, per le ” vittime””dell’aborto”?

Cosa avranno pensato i cittadini quando hanno trovato ovunque le foto di una disabile in carrozzina che lamentava di non riuscire a vivere con pochi euro al giorno? Insomma, i cittadini oggi sono chiamati a rispondere ad un quesito: il Premier è o non è in agonia? Nella bacheca del pd c’è la foto del morente o la foto di un uomo alle prese con una forte difficoltà politica, che stava lottando contro la iattura della  morte del suo Governo, resuscitato per 3 voti di fiducia ? Si preoccupa troppo l’Assessore che se la prende con Andreis, o sbaglia per eccesso di polemica e amore per il suo leader, Silvio Berlusconi? Andando in là con la memoria mi tornano in mente altre agonie. Da Il Giornale del febbraio 2009 nell’editoriale di Gianni Baget Bozzo si scriveva di un “Agonia del PD” , in un altro articolo si scrive che il pd è una supernova, ma è un partito morto, sempre su Il Giornale, a proposito della crisi di governo si scriveva di un fuggi fuggi, prima del crollo (secondo il teorema di Eraldo sarebbe procurato allarme?) . Oppure riferendosi a Franceschini in un altro articolo de Il Giornale si scrive di un democristiano  al timone dell’ultimo viaggio, (certo non per il funerale della balena bianca…)Nelle bacheche di altri partiti sono mai apparse le immagini di un Italia messa al contrario e rovesciata , o tagliata in due, oppure con il dito medio alzato , o con capi sioux ? Insomma è normale dialettica politica, è satira, è libertà, poter mettere in una bacheca di partito quello che si vuole?

Il linguaggio della politica è ricco, si va dai falchi alle colombe, dagli zombie agli elettori definiti “coglioni” dal premier, a infinite definizioni che fanno parte della normale dialettica e polemica politica, utilizzate da tutti coloro che si contrastano da opposte fazioni. Indubbiamente chi aveva visto Eraldo in fila alle primarie del pd ingauno, in soccorso a Tabbò, non aveva compreso che lui fosse un berlusconiano doc , come si evince oggi,  tanto che da quella sua scelta era  nata una forte polemica e la sua presa di posizione per la pubblicazione della notizia che riteneva lesiva della sua privacy, e le affermazioni amorose per il Premier di oggi ci saranno anche domani? Coloro che si definiscono  moderati dovrebbero anche apparire moderati e onestamente, leggendo la guerra di comunicati stampa, la radicalità di linguaggio spaventa non poco coloro che moderati lo sono davvero!

*A Modo mio – rubrica corsara di Mary Caridi