Tagli al Fondo per la non autosufficienza: mobilitati i parlamentari liguri

“Al momento non c’è la conferma dello stanziamento nazionale per il Fondo per la non autosufficienza, se tutto ciò fosse confermato saremmo costretti a rivedere una misura che si è rivelata molto utile per i liguri per questo vogliamo porre con forza al Governo la questione”. Lo ha detto quest’oggi il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando insieme all’assessore regionale alle politiche sociali, Lorena Rambaudi al termine dell’ultima seduta di Giunta prima della fine dell’anno che ha affrontato, tra gli altri argomenti, anche il tema del fondo per la non autosufficienza. “Quest’oggi – ha detto Burlando – abbiamo comunque deciso di coprire ancora gennaio, stanziando 2 milioni di euro di fondi regionali, in attesa di affrontare il tema con gli altri presidenti delle Regioni nella speranza che il Governo rifinanzi il fondo, altrimenti sarà praticamente impossibile continuare il sostegno nelle forme conosciute fino ad oggi”.

Il presidente Burlando e l’assessore Rambaudi hanno ricordato che “la misura è stata attivata per la prima volta dalla Regione Liguria quattro anni fa ed è diventata solo successivamente una politica nazionale per aiutare quelle famiglie che hanno a casa un anziano non autosufficiente o un disabile grave”. In Liguria nel 2010 sono stati erogati 24 milioni di euro, cioè 2 milioni al mese a circa 7.000 famiglie. Sul totale delle risorse 10 milioni provengono da fondi regionali e 14 milioni dal bilancio nazionale. A dicembre 2010 i beneficiati dal fondo per la non autosufficienza sono stati 6.626 di cui 1.689 disabili e 4.937 anziani. “In questi anni – ha spiegato Rambaudi – il servizio era a sportello, concepito cioè come un diritto soggettivo, per dare fluidità all’accesso a causa dell’alto turn over”. La misura prevede un finanziamento di 350 euro al mese per le persone con un ISEE inferiore ai 10.000 euro l’anno e di 280 euro per le persone con ISEE compreso tra i 10.000 e i 20.000 euro. “Si tratta di risorse – ha continuato l’assessore alle politiche sociali – che vanno ad integrarsi con le pensioni di invalidità e con gli assegni di accompagnamento e hanno una enorme funzione anche nell’evitare accessi impropri agli ospedali e alle residenze sanitarie assistenziali o alle residente protette”.

“Fino ad oggi – prosegue Rambaudi – abbiamo sperato che tale misura fosse compresa nel decreto Milleproroghe anche a seguito della pressante richiesta proveniente da tutte le regioni italiane, ma attualmente sembra che non ci sia e a questo punto l’ultima speranza può essere un emendamento da presentare attraverso il coinvolgimento dei parlamentari liguri”.