Una divertente commedia sul mondo dello sport, sulle sue passioni e le sue illusioni, “Il pugile sentimentale” di Alberto Rigettini, darà il via sabato 8 gennaio, all’Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo, alla stagione di prosa 2011 del Comune di Finale Ligure (ore 21). Lo spettacolo, diretto da Marco Ghelardi e prodotto dalla Compagnia Salamander, è promosso dall’Assessorato al turismo e alla cultura del Comune nell’ambito del circuito provinciale La Riviera dei Teatri e della stagione dei Teatri del Ponente Ligure. Ad interpretarlo saranno Cristiano Dessì e Davide Mancini.

“La situazione paradossale che sta alla base del Pugile Sentimentale è quella di un pugile che è impegnato a pensare anziché a prendere a pugni l’avversario. – si legge nelle note di regia di Marco Ghelardi – Il pugile, Frank, e il suo allenatore, Joe, sono convinti che “il pugilato sia uno sport di testa” e che sia vinto nella mente prima che nei muscoli. La situazione è paradossale perché è estrema: è vero che a parità di abilità tecnica e di forza muscolare la sapienza tattica faccia la differenza, ma non è vero che questa da sola possa supplire alle gravi lacune su tutti gli altri aspetti che il povero Frank presenta ad ogni round. Frank e Joe sono due idealisti, due Don Chisciotte, senza che nessuno sia il Sancho Panza dell’altro. I due alimentano a vicenda le proprie illusioni e ognuno ha il suo linguaggio e la sua drammaturgia. Frank parla moltissimo e al pubblico, Joe si svela solo attraverso i dialoghi. Verrebbe da dire che abitano in diverse epoche del teatro, ma se Joe non supera mai l’invisibile quarta parete che divide il palco dalla platea, Frank non è certo una maschera del Seicento. I suoi sono i monologhi di un osservatore emotivo della realtà e appartengono al Novecento: non è Amleto, semmai è il Narratore della Recherche. In questo senso Frank è un “pugile sentimentale” e non un filosofo: non elabora teorie sul mondo, piuttosto esplora il suo legame emotivo con esso. Il problema è che lo fa nel luogo e nel tempo sbagliato: l’avversario (Van Terrible) lo prende a pugni e lo manda ko.

Dopo tante botte, ci chiediamo perché mai Frank e Joe continuino a tornare sul ring. Si sono innamorati di un’immagine della boxe; non dello sport, ma della sua immagine. Frank e Joe non sanno come fare, ma vogliono comunque far parte di un mito: il pugilato come sport sobrio, duro, vero, di fatica e di sudore, occasione di ascesi sociale per le classi-dalle-poche-occasioni, in parte Rocky, soprattutto Cinderella Man. Vivono un un’Italia imbevuta di immaginario americano, il loro ring è fra la Via Emilia e il West. Ciascuno ha un personaggio che lo attira fuori da Boxeland. Per Frank è il padre, per Joe la compagna: sempre di famiglia si tratta, e con questa ritorniamo in Italia. Il ring perciò non è né occasione di riscatto, né contesto di agoni spirituali: è, semplicemente, il luogo delle illusioni. Il Pugile Sentimentale è un testo italiano contemporaneo che non si prende troppo sul serio ed è stato recitato anche negli Stati Uniti. Ognuna di queste caratteristiche è molto rara. Averle insieme, è pressoché unico”.

La stagione teatrale 2011 punta sulla drammaturgia contemporanea e proseguirà fino al 26 marzo con altri sei spettacoli. A salire sul palco dell’Auditorium di Santa Caterina saranno, fra gli altri, Lucrezia Lante Della Rovere, Valeria Ciangottini, Paolo Benvegnù.

I biglietti e gli abbonamenti sono disponibili in prevendita alla Libreria Centofiori, in via Ghiglieri a Finale Ligure (tel. 019/69.23.19, biglietti: intero 15 euro, ridotto 12; abbonamento: intero 63 euro, ridotto 42). Per informazioni: Teatro Garage, tel. 010.51.14.47