Frana Murialdo e criticità maltempo, Paita: attesi da Governo finanziamenti adeguati

“Per la frana di Murialdo, in Val Bormida, bisogna studiare una viabilità alternativa per quanto riguarda il traffico pesante e su questo stiamo verificando di rimodulare dei finanziamenti del 2009 per il collegamento da Calizzano verso la A6. Questo riguarderebbe il tema delle industrie e delle aziende che operano nel settore del latte. Nella riunione di giunta di lunedì 10 gennaio, la prima del 2011, porteremo questo provvedimento”, ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita che dopo un incontro con la Provincia di Savona e i sindaci a Millesimo ha compito un sopralluogo nella località della Val Bormida.

“Le condizioni sono davvero molto difficili. Ora resta da verificare quale sarà il finanziamento a livello nazionale, dovesse assumere una dimensione giusta per i danni che ci sono potremmo verificare la possibilità di un ripristino della S.P. 51″.

“Nel corso dell’incontro che la Regione Liguria, con il presidente Claudio Burlando e i sindaci, avremo mercoledì prossimo a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta porremo al governo l’esigenza di avere finanziamenti adeguati per far fronte a una situazione davvero molto critica, per le infrastrutture, le imprese, i cittadini”, ha poi dichiarato l’assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita, intervenendo ad Arcola dove erano presenti anche gli assessori regionali allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli e al Lavoro Enrico Vesco. L’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la Regione Liguria e le realtà più colpite avrà luogo mercoledi 12 gennaio, alle 12,30, a Palazzo Chigi.

1 Commento

  1. La strada S.P.51 della valle bormida deve essere liberata subito dalla frana in località Murialdo. Ogni altra alternativa è solo uno spreco di denaro e risorse. Una vallata, un paese, tagliati in due dal 24 dicembre ad oggi. Sopralluoghi, studi, rimandi, alternative, non risolvono il problema. Si deve liberare la strada e la zona franosa mentre si studia come metterla successivamente in sicurezza. Non è giusto far gravare sulla popolazione e sull’utenza di questa strada che d’estate serve anche da alternativa per i piemontesi e i lombardi alle strade intasate della riviera, la richiesta al governo di dare più soldi. In quindici giorni, con buona volontà, la strada poteva quasi essere liberata anche se, certamente, non ancora transitabile. Sono certo che gli abitanti della vallata accetterebbero e sopporterebbero meglio i disagi.

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