Si sono svolti oggi i sopralluoghi di Regione Liguria e Provincia di Savona per le strade provinciali attualmente bloccate a causa delle recenti frane, a Murialdo e a Villanova d’Albenga. Nel sopralluogo relativo alla Strada Provinciale 6, di collegamento tra le frazioni di San Fedele e Lusignano d’Albenga e Villanova d’Albenga, era presente l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita, l’Assessore Provinciale alla Viabilità e Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, il Consigliere Regionale Nino Miceli e il Sindaco di Villanova d’Albenga Domenico Cassiano, unitamente a tecnici della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del Comune di Villanova d’Albenga.

“L’incontro si è svolto in perfetta armonia, dove quasi non si riconoscevano le diverse appartenenze politiche”, dichiara con soddisfazione il Sindaco di Albenga e Assessore Provinciale alla Viabilità Rosy Guarnieri. “Tanto da parte dell’Assessore Regionale Paita e dei tecnici della Regione Liguria, quanto da parte mia e dei tecnici della Provincia di Savona, è emersa la disponibilità a instaurare un dialogo costruttivo volto a risolvere i problemi della popolazione dei comuni interessati dai recenti eventi franosi, in particolare Murialdo e Villanova d’Albenga, le uniche due strade della Provincia di Savona a essere attualmente chiuse al traffico”.

“Ha ragione il Sindaco di Villanova d’Albenga quando evidenzia l’armonia instauratasi tra i rappresentanti dei due comuni confinanti, entrambi interessati alla tutela delle esigenze del territorio e delle aziende che su esso producono”, prosegue l’Assessore e Sindaco Guarnieri. “Non è esatto, tuttavia, asserire – come erroneamente fatto dal Sindaco Cassiano – che sia la Regione Liguria a elargire i 600 mila euro per la frana. Attendiamo che la Regione integri la somma necessaria con soldi propri, o con risorse che riesce a trovare nel bilancio dello Stato, ma di fatto quei 600 mila euro investiti nel primo intervento per la riapertura della strada appartengono alla Provincia di Savona: sono soldi che l’ente provinciale avrebbe ricevuto comunque”.

“Li avremmo avuti a disposizione in ogni caso, poiché si tratta di una quota della ripartizione dei fondi trasferiti alle province per le strade provinciali. Duole evidenziare che questo riparto sarebbe potuto essere assai più consistente: il primo impegno della Regione, infatti, ammontava a ben otto milioni di euro, mentre di fatto ne sono stati elargiti solo cinque”, conclude Rosy Guarnieri.