2011: tristezza e morte in Valbormida

di Franco Xibilia – Il nuovo anno si apre all’insegna dell’incertezza.La Valbormida patisce le conseguenze di vecchi e nuovi problemi che ne fanno la valle delle lacrime e della tristezza. La scuola subisce i contraccolpi della frana di Isola-grande, che l’ha tagliata in due. Dove e come faranno gli studenti a raggiungere le loro scuole?

E la sanità: le ambulanze dovranno obbligatoriamente andare verso il Santa Corona? Incombe il progetto scellerato di centrale a biomasse a Ferrania. Se dovesse essere attuato, che resterà di questa valle? Ma anche i Comuni piccoli sono tentati da piccole centrali a biomasse.

In una valle talmente inquinata da non aver il coraggio di guardarsi allo specchio. Da non misurare tumori maligni e tante altre malattie da inquinamento industriale. Da aver più paura della chiusura della Cokitalia che del suo perpetuarsi.

Forse si comincia a parlare di registro tumori e di indagine epidemiologica. Speriamo che le indicazioni dell’Ordine dei Medici siano rispettate.

E non si finisca con l’ennesima bolla di sapone, a vantaggio del partito degli affari e della morte. Partito che non avrebbe smesso di puntare gli occhi sul sito ex-Acna. Il dr. Aldo Pastore, primo medico a diagnosticare il cancro sugli operai Acna, chiede notizie certe sulla reale bonifica. Per ora senza risposte. Auguri per questa valle dove si preferisce lo sviluppo alla decrescita. E si perdono così migliaia di posti di lavoro reali e non virtuali.

* Prof. Franco Xibilia, Cairo Montenotte