No al porto di Albenga, Roberto Schneck (PDL): “Mobilitazione di massa degli Albenganesi contro Claudio Burlando”

“Il parere negativo rilasciato dalla Regione Liguria sulla realizzazione del porto turistico ad Albenga sarebbe un’ingiusta vendetta, firmata Claudio Burlando, per il fallimento elettorale subito dal PD alle recenti elezioni comunali di Albenga, se le motivazioni addotte dalla Giunta regionale non fossero superabili attraverso accorgimenti tecnici correttivi”. Lo dichiara Manuel Barbo, consigliere comunale della PDL con delega al demanio, commentando la notizia dell’incompatibilità ambientale deliberata dalla Regione Liguria sulla realizzazione di un porto turistico su Albenga.

“Il PDL di Albenga – aggiunge il Vicesindaco di Albenga e capodelegazione della PDL Roberto Schneck – chiamerà gli albenganesi ad una mobilitazione di massa per farsi spiegare da Claudio Burlando in persona le ragioni di tale sciagurata decisione che, se confermata, ammazzerà l’economia locale di Albenga, bruciando un’irripetibile opportunità di investimento sul nostro territorio, soprattutto in questo momento di crisi”. Aggiunge, poi, l’Architetto Schneck: “Il porto di Albenga è l’infrastruttura più importante nel volano dell’economia locale che la città merita di conquistare e che il PDL da sempre ha promosso e sostenuto con forza, arrivando ad un passo dalla realizzazione del progetto con la precedente amministrazione regionale PDL di Sandro Biasotti, che lo aveva già previsto sul piano delle coste”.

“Anche la precedente amministrazione comunale di centro sinistra, con Antonello Tabbò, aveva capito che la corretta ubicazione del porto fosse a levante, nello specchio acqueo compreso tra la Lega navale e i confini con Ceriale, nonostante Angelo Viveri avesse storicamente voluto e pensato il progetto del porto turistico nella zona di Vadino e la Regione Liguria dell’epoca l’avesse ripetutamente bocciato. Oggi prendiamo atto che la sinistra regionale di Burlando ha voluto bocciare inspiegabilmente questa importante infrastruttura portuale che aveva ricevuto da maggioranza e minoranza da Albenga l’unanime consenso politico”, conclude Schneck.

13 Commenti

  1. Come ho sempre sostenuto il lupo perde il pelo ma non il vizio, chiamarsi PD non
    vuol dire che il contenuto di questo partito ed i suoi metodi siano differenti dall’ex
    PCI, piuttosto si tagliano…………….. pur di far dispetti agli altri e questa è una prova.

  2. Giustiziere e albenganesina, la costruzione di un porto turistico, porterebbe lavoro economia, i contadini oggi anche costoro in ginocchio per l’economia, magari potrebbero affittare appartamenti ed avere una rendita, visto che ad Albenga ce ne sono 1200 vuoti, sarebbe anche una svolta turistica, e grazie a persone che la pensano come voi che Albenga e’ rimasta fanalino di coda, il porto di Loano ha tutto prenotato, magari sei mal informato, aspetta che finiscano, sicuramente la politica sulla nautica deve cambiare, ma solo creando concorrenza, pensate anche hai posti di lavoro che si creerebbero .

    Brambilla, sicuramente,hai ragione sulle strade mal curate e segnaletiche da ripristinare, ma con il turismo conta poco, certo che se ci fosse un flusso maggiore di turisti ci sarebbero anche proventi per il comune, e con questi magari utilizzarli per, quel che serve al comune. tu’ ben sai che in lombardia hanno maggior problemi stradali e cantieri aperti da anni, e non ultimati.

  3. @Alberto da Giussano se Burlando avesse rifiutato solo per motivi politici, il porto sarebbe già stato fatto durante la precedente amministrazione del PD…

  4. il porto va fatto. Poi è chiaro che va fatto con raziocinio prendendo esempio dalla Costa Azzurra e non certo da Loano. Deve essere un porto per tutti sia chi ha la barca sia chi non la possiede ma può aver voglia di fare una passeggiata sul porto e guardare e sedersi e mangiare una pizza o un gelato o bere qualcosa…….esattamente come in Costa Azzurra. Per questo va fatto in centro e non verso Ceriale come cattedrale nel deserto buona solo a chi ha la barca e ai cementificatori del retroterra………..

  5. @Giustiziere della Notte e Albenganesina
    il porto visto con una logica di 50 anni fà può sembrare solo una cosa per i ricchi ed in parte può anche essere così ma vi è mai passato per la testa che la costruzione e poi la gestione dell’indotto possa dare lavoro a tanti albenganesi ???
    E’ anche così che si fà muovere un’economia stagnate!!!

    @Neuro
    il tuo nickname è giusto per le tue idee, da ricovero alla neuro!
    la tanto decantata “Valutazione Ambientale negativa” è la solita becera scusa per tarpare le ali al progresso e per piegarsi alle logiche di partito, questa di burlando è una punizione degna del partito comunista cinese!!! è una vergogna!!
    Se pensi che sia corretto dire no al porto fatti un giro in costa azzurra, ogni paese ne ha uno ed è una delle coste più belle dell’adriatico !!!

  6. Come si può pensare che Albenga, la seconda città della Provincia di Savona, sia l’unica città della riviera a non aver un porto?
    Chi boffonchia stupidaggini dovrebbe rifletterci un po su.

  7. “Valutazione Ambientale negativa”… ti dice niente, signor Schneck?
    E poi a cosa diavolo servirebbe un porto ad Albenga? E’ forse la nuova soluzione per ghettizzare davvero gli extracomunitari? Non mi vengono in mente altre ipotesi

  8. effettivamente Giustiziere ha ragione……con la crisi che c’è e altre importanti problematiche, pensare al porto forse, per ora, è superfluo……

  9. Albenga se ne frega del porto turistico. Ha una natura contadina e i turisti che vengono qui, frequentatori dei campeggi al massimo si portano il gommone sul tetto del camper. A chi servirebbe? Di porsti barca nel ponente non ne servono: il porto di Loano è mezzo vuoto per via delle fughe dovute ai prezzi da capogiro che gli amministratori del Comune hanno permesso che gli speculatori applicassero.
    Il porto ad Albenga servirebbe ai bottegai e a qualche palazzinaro con la barca da sistemare. Pensino a far riviverer Albenga nelle opere che servono davvero per la collettività e a 4 privilegiati con lo yacht. Come al solito i partiti di area di destra si interessano solo dei problemi dei borghesotti della loro area e si dimenticano delle vere emergenze di classi sociali prossime all’indigenza.

  10. Niente di nuovo, è risaputo che il ponente ligure non è nel cuore della Genova Regionale, da sempre stabica verso levante ;-( Basta seguire il TgRegione di Rai3 che del Ponente si ricorda solo per problemi ambientali o di ordine pubblico e per i tagli sui trasporti pubblici o sulla sanità, mentre l’esaltazione di Genova e del Levante è materia qoutidiana. Vai Roberto, fai quello che puoi, siamo con te.

  11. Ma va la Schneck lascia stare il porto che agli albenganesi che ti hanno dato il voto se ne fregano viamente. Saranno contenti alcuni affaristi e commercianti e basta. Sarebbe meglio impiegare i soldi per migliorare albenga con manutenzioni strisce, pulizia e quant’altro. Cosa ne dicono i colleghi sul forum. Saluti da Cesare Brambilla Operaio Trasfertista Lombardo.

  12. Schneck, fai una interrogazione parlamentare, hai la possibilita’ di farlo, gli agganci politici,non ti mancano.

  13. E risaputo che alla signora Briano, forse,piace,la montagna, ma e’ un ennesimo schiaffo morale ad Albenga, penalizzata dal punto di vista turistico, in tutti i modi, la seconda citta’ per importanza, della provincia, di cui vi sono immobili disponibili per ospitare un nuovo turismo, ovvero quello nautico, noi che viviamo nella citta’ se vogliamo usare imbarcazioni bisogna rivolgersi altrove, darebbe una svolta alla citta’, tantissimi Italiani portano le loro imbarcazioni in francia,chiedetevi come mai??Se non erro l’impatto ambientale era stato valutato positivamente!!! Comunque il Vas Valutazione ambientale Strategica,La Direttiva sulla VAS si applica a valutare gi effetti ambientali di piani e programmi, non delle politiche, benché le politiche espresse nei piani vengano valutate e la procedura di VAS possa essere applicata anche alle politiche,( ove si ritenga di farlo).
    Il processo di VAS previsto nella normativa si basa sulle seguenti fasi:
    Screening, verifica del fatto che un piano o programma ricada nell’ambito giuridico per il quale è prevista la VAS,
    Scoping, definizione dell’ambito delle indagini necessarie per la valutazione,
    Documentazione dello stato dell’ambiente, raccolta della base di conoscenze necessaria alla valutazione,
    Definizione dei probabili effetti ambientali significativi, generalmente espressi in termini tendenziali, piuttosto che in valori attesi,
    Informazione e consultazione del pubblico,
    Interazione con il processo decisionale sulla base della valutazione,
    Monitoraggio degli effetti del piano o programma.
    Strumenti fondamentali delle VAS sono i rapporti ambientali (preliminari all’approvazione degli strumenti di piano-programma, di monitoraggio in-itinere e di verifica ex-post). I contenuti fondamentali dei rapporti ambientali elencati dalla normativa sono generici. Per rendere più sistematica la redazione di un rapporto ambientale nel seguito si riportano i suoi contenuti principali raggruppati in cinque capitoli.
    Vorrei sapere, quali indagini ha fatto la Zoologa Briano, e che le documenti al pubblico. Forse ennesima vergogna Politica ?? Burlando, non ho parole,se non si vergogni!!!

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