di Marco Russo e Alessandro Andreis – Finalmente la Guarnieri ha posto fine, tardivamente, al suo incarico provinciale dopo mesi in cui l’evidente conflitto di funzioni ha prodotto non solo un evidente immobilismo ma addirittura situazioni paradossali come le ingiunzioni della Guarnieri come sindaco nei confronti della giunta provinciale di cui faceva parte.

Per questo l’avvicendamento nella Giunta provinciale fra Rosalia Guarnieri e Carla Mattea ha più il sapore di uno scarica barile che di un vero e proprio passaggio di testimone. La gestione Gurarnieri si è dimostrata assolutamente fallimentare e si è caratterizzata per non affrontare le questioni sia ordinarie che straordinarie e di emergenza della viabilità provinciale attualmente in condizione assai critiche. Pensiamo alla Val Bormida isolata a causa dell’interruzione della viabilità provinciale, ma anche ai problemi nell’albenganese, dove pura Guarnirei è Sindaco come la rotonda Leca, SP Villanova, polo scolastico, sottopasso ferroviario,ecc….

Il nuovo assessore si dovrà cimentare con tutti questi problemi e progetti congelati da tempo; situazioni che dimostrano l’assurdo immobilismo amministrativo della Provincia, più occupata a gestire poltrone ed equilibri politici. Non stiamo esagerando a descrivere la situazione con queste crude ma chiare parole, infatti questo atteggiamento di disinteresse verso problemi reali dei cittadini si è ulteriormente dimostrato con la scelta del successore, appunto Carla Mattea, Lega Nord, non certo una rappresentante dell’area albenganese, preferita a nomi di altri esponenti di centro destra.

Con una delle sue splendide manovre mediatiche, Rosy Guarnieri ha prima sostenuto la candidatura di Bruno Robello del Pdl di Albenga, e poi ovviamente preferito una sua collega di partito, in barba alla volontà popolare che aveva indicato alle urne il successo di un’albenganese.

Insomma per rispettare la logica partitocratica si è sacrificata la rappresentanza della seconda città della provincia presso la giunta provinciale, fatto mai accaduto prima.

Doppia beffa, in nome della carriera politica, una per Albenga, che molto si aspettava da lei, o almeno contava ora di avere un successore in giunta, ed una per il Pdl albenganese, ridotto alla corte della Lega Nord a cercar qualche carica o legittimazione che poi puntualmente non arriva.

Auguriamo buon lavoro al nuovo assessore, perché ne abbiamo davvero bisogno da queste parti, ed in tutta la Provincia; certo che se il difetto sta nel manico, inutile cambiare il bracciante.

* Marco Russo – Capogruppo PD in Provincia; Alessandro Andreis – Segretario Circolo PD Albenga