“Abbiamo assistito con interesse alla presentazione della proposta di legge della Giunta, della quale avevamo già evidenziato le criticità e le incongruenze”, così dichiara il consigliere regionale del PdL Marco Melgrati, anche Vice presidente della VI Commissione regionale Territorio e Ambiente.

“Ribadiamo in particolare alcune di queste: prima fra tutte l’esclusione della possibilità di ampliamento per le strutture ricettive extra alberghiere in una regione a grandissima vocazione turistica come la Liguria; la impossibilità nuova rispetto alla legge in vigore di eseguire cambi di destinazione d’uso su edifici che vengono demoliti e poi ricostruiti; la premialità limitata pur nell’apertura agli edifici condonati in categoria 1” .

Melgrati, poi, spiega: “di veramente importante oggi abbiamo appreso dalla voce dell’assessore e del dirigente del settore urbanistico, Dottoressa Mussi, che verrà data la possibilità, contrariamente a quanto previsto nella bozza di legge nei casi di demolizione e ricostruzione, di dare la destinazione abitativa laddove nei Piani regolatori non è esclusa all’interno dei comparti urbanistici dove avviene la demolizione e ricostruzione stessa. Questa sicuramente una novità importante che va nell’ottica di quanto da noi richiesto, ma, certamente non sufficiente a rispondere alle necessità di riqualificazione dei centri abitati dove insistono fabbricati post-industriali fatiscenti ed incongrui, circondati da case di civile abitazione”

“Un altro aspetto che va certamente chiarito – precisa ancora il Vice Presidente della VI Commissione – ma di cui oggi non abbiamo sentito risposte è la possibilità di fare una norma transitoria per salvaguardare gli interventi già presentati alla data di entrata in vigore del nuovo testo di legge, con particolare riferimento alle demolizioni e ricostruzioni in sito o decentrate che prevedono oggi il cambio di destinazione d’uso per esempio da industriale ad abitativo; se non verrà data risposta a questa problematica si creeranno contenziosi numericamente ed economicamente insostenibili per i comuni che saranno oggetto dei ricorsi dei soggetti privati”.

Il Gruppo del PdL ha sostenuto con forza il concetto che è disponibile a ritirare il proprio progetto di legge, a condizione che tutto o buona parte delle proposte inserite nel documento del centro destra vengano recepite, magari anche migliorate, nella dialettica del confronto, anche perché sono proposte di buon senso che non vanno a modificare nei numeri e nelle quantità quanto proposto dalla legge. “Diversamente faremo le barricate sia in Commissione che in Consiglio Regionale, su una legge che è necessaria per rimettere in moto la filiera legata all’edilizia, che ha visto negli ultimi due anni una perdita secca di 20 mila unità solo in Liguria, con la chiusura di numerose imprese. Una legge che, se fatta bene, sarà una manna per le aziende del settore dell’edilizia”, conclude Marco Melgrati.