Polemiche in Consiglio Comunale: “Ma la Maggioranza di Murialdo è atea”

di Marco Ghisolfo – Ma la Maggioranza di Murialdo è atea? Conosce il pensiero del Presidente Napolitano? Quanto verificatosi nel Consiglio Comunale di martedì scorso è veramente scandaloso. La Minoranza aveva presentato una mozione per sostenere le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e una mozione contro le persecuzioni religiose di qualsiasi credo. Tutti i Membri della maggioranza hanno votato per partito preso contro queste due proposte.

Ѐ giusto che i Cittadini conoscano le posizioni ambigue di personaggi che si fanno ben vedere durante le processioni religiose, ma quando si tratta di difendere quei valori se ne lavano le mani. Suscita indignazione la leggerezza e la noncuranza con cui hanno affrontato questo tema. Interventi pesanti del Vicesindaco Ezio Salvetto e del Capogruppo Piergiuseppe Melighetti che sono riusciti a fantasticare scopi politici il primo e di incompletezza il secondo (come se il lungo elenco di casi di persecuzioni attuali non fossero sufficienti).

La Maggioranza è caduta veramente in basso visto che sono riusciti, per finire la serata, ad essere contrari ad un momento di unione come quello del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Forse indispettiti perché dopo 19 giorni di silenzio la Minoranza ha ritenuto di chiedere un Consiglio per esaminare i provvedimenti da prendere per la frana. Anche dal Sindaco Bruno Odella ci si sarebbe aspettati un richiamo per riportare alcuni Assessori ad un dialogo più civile su Principi che non sono negoziabili perché fanno parte della nostra civiltà e della nostra storia repubblicana: una clamorosa caduta di stile.

L’Amministrazione Odella, con il suo voto, non si è resa conto di aver misconosciuto il messaggio del Presidente della Repubblica dato che la mozione presentata conteneva un Suo significativo intervento a favore delle celebrazioni. Celebrazioni che la Minoranza aveva suggerito di organizzare chiedendo di indossare un simbolo tricolore per tutto il 2011 ai Consiglieri durante le loro funzioni pubbliche, facendo esporre il tricolore durante le manifestazioni istituzionali e pubbliche, promuovendo delle iniziative nella scuola elementare del paese e comunque per i giovani e, infine, restaurando i monumenti dei caduti murialdesi. Quest’ultimo punto è stato bocciato anche per una presunta carenza di fondi che sono stati invece trovati per finanziare un monumento a Cengio.

Questa è un’Amministrazione del “dolce far niente” della corrente filosofica del “se non faccio non sbaglio”, ma pur non facendo si sarebbe accumulato un debito di 3 miliardi delle vecchie lire e…una frana che ha diviso in due il paese.

* Marco Ghisolfo – Capogruppo Gruppo Consigliare “Per Murialdo”