di Angelo Vaccarezza – Questa mattina a Cengio, presso Palazzo Rosso, abbiamo fatto una riunione come Cengio Sviluppo, cioè la società che vede insieme il Comune, Syndial, FI.L.S.E. e la Provincia.

In sede di riunione abbiamo, purtroppo, dovuto prendere atto di un incontro che aspettavamo e che non è mai avvenuto: il 13 ottobre 2010 è venuta a Cengio il Ministro Stefania Prestigiacomo e in quella data c’era stato un impegno solenne del Presidente della Regione Liguria Burlando e del Presidente della Regione Piemonte Cota per incontrarsi la settimana successiva. Era stata fissata la data, l’ora, il luogo, ed io ho fatto i salti mortali per essere invitato a quell’incontro poiché le province in un primo momento non erano state convocate. Poi però per una serie di motivi l’incontro non c’è stato.

Sono nel frattempo passati diversi mesi e l’incontro non è stato più nemmeno convocato.

Quell’incontro però è la condizione fondamentale per sbloccare la situazione di Cengio, perché oggi ci troviamo in una situazione in cui c’è in atto una causa per danni ambientali e una richiesta danni per 256 milioni di euro fatta dal Piemonte. E’ evidente che a determinare la conclusione di questa causa sia la condizione per cui Syndial metta a disposizione le aree e che queste siano bonificate, cosa peraltro già effettuata. Solo così la vicenda si potrà chiudere in maniera definitiva, quindi è necessario che le due regioni si incontrino al più presto.

L’amministrazione Bresso non era disponibile a partecipare a questo appuntamento e purtroppo ci ha fatto perdere del tempo, ma il binomio Burlando-Cota era partito coi presupposti giusti e nuove garanzie. So che Burlando sta cercando occasioni per incontrare il Presidente Cota ma è necessario che questo incontro avvenga nel tempo più veloce possibile per capire se un’ipotesi di transazione è fattibile, diversamente si andrà avanti con i tribunali e quindi si andrà avanti con un percorso che non farà del bene a nessuno.

E’ perciò necessario che tutte le comunità si mettano una mano sulla coscienza e facciano un passo avanti verso una soluzione. Desidero ricordare che sono 54 i siti di interesse nazionale in via di bonifica nel nostro paese, ma solo uno ha terminato i lavori: Cengio.

Sarebbe quindi la sconfitta della politica se l’unico sito bonificato non potesse diventare disponibile ad una reindustrializzazione che porterebbe produttività e ricchezza ma questa volta senza un costo in vite umane alla Valle. Perciò, e lo ripeto a gran voce, dobbiamo dimostrare alla gente che siamo capaci di lavorare uniti e compatti per il bene del nostro territorio.

* Angelo Vaccarezza – Presidente della Provincia di Savona