Da domenica 23 gennaio a domenica 6 febbraio 2011 sarà visitabile al secondo piano dell’Oratorio de’ Disciplinanti del Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finalborgo, l’esposizione delle opere che nel 2006 parteciparono al progetto di mail-art lanciato dall’associazione Amici di San Lorenzo di Varigotti. I partecipanti scaricarono dal sito dell’associazione l’immagine della chiesa di San Lorenzo “vecchio”, edificio alto-medievale situato su uno sperone roccioso a picco sul mare tra Varigotti e Capo Noli.

L’immagine era collocata sul lato più basso di un foglio A4 che presentava, nella parte alta, un angolo di cielo. Nello spazio bianco fra la chiesa e il cielo i concorrenti hanno sperimentato la loro creatività, intervenendo con qualsiasi tecnica o tecniche miste (disegni originali, collage, fotografie, fotomontaggi, frasi, poesie, piccoli oggetti da incollare o punzonare sul foglio). Lo scopo dell’iniziativa era diffondere l’immagine della chiesa di San Lorenzo e far conoscere le attività svolte dell’associazione per la difesa, la conservazione e la manutenzione del monumento. Gli Amici di San Lorenzo invitarono artisti di tutto il mondo a partecipare al progetto. Il risultato sono le 150 opere che da domenica 23 gennaio saranno esposte alla Sala delle Colonne dell’Oratorio di Santa Caterina.

In questo periodo l’Oratorio ospita altre due esposizioni: al primo piano (Sala degli Archi), la mostra fotografica di Emilio Rescigno “Namastè. Nepal, dal circuito dell’Annapurna sino a Chitwan, passando per alcuni dei posti più suggestivi del territorio nepalese. Luoghi e persone”, e al terzo piano (Sala delle Capriate) la mostra permanente delle opere donate al Comune di Finale Ligure da artisti che nel corso degli anni hanno presentato i loro lavori negli spazi espositivi di Finalborgo. Si tratta di una cinquantina di opere di affermati maestri, fra i quali Enrico Baj, Nes Lerpa, Emanuele Luzzati, Carlo Nangeroni, Emilio Scanavino e Luigi Veronesi. L’Oratorio è aperto dalle 15 alle 19 tutti i giorni escluso il martedì. L’ingresso è libero.

SAN LORENZO “VECCHIO” – La chiesa di San Lorenzo “vecchio” fu edificata, presumibilmente, su un preesistente luogo di culto di età bizantina. Nei primi decenni del XII secolo assunse l’attuale fisionomia ad opera dei monaci benedettini provenienti dall’isola di Lerin, cui l’aveva affidata il Vescovo di Albenga dopo la distruzione di Rotari nel 693 d.C. Lasciata in seguito dai monaci, divenne la chiesa parrocchiale di Varigotti. Insieme al castello di epoca bizantina, costituisce un complesso di grande interesse storico e naturalistico. Nel XVII secolo, quando la sede parrocchiale fu trasferita nella nuova chiesa edificata lungo la spiaggia, San Lorenzo “vecchio” divenne cappella cimiteriale per poi essere successivamente abbandonata. Gravemente danneggiata durante un bombardamento nel 1944, venne restaurata una prima volta dal 1946 al 1950.