Un libro scritto dal sindaco di Andora Franco Floris con il giornalista Romano Strizioli che racconta la storia di una famiglia e di un sindaco che ha vissuto l’infanzia a Sanluri, un piccolo centro agricolo della Sardegna. Franco Floris, sindaco dal 2004 della cittadina del ponente ligure e Romano Strizioli, giornalista della Stampa, hanno presentato “Da Floris” (pagine 96, euro 8,50) edito dai Fratelli Frilli.

“Apprezzabile per lo stile chiaro e immediato della narrazione, che unisce sentimento e ironia, analisi psicologica e considerazioni sociali”, così scrive il critico letterario Franco Gallea. “Da Floris” è la storia di una famiglia incentrata soprattutto in un locale, un’osteria, una specie di bar di proprietà del padre di Franco, Salvatore, diventato negli anni un centro di aggregazione sociale dove per prima è arrivata la televisione, dove chi leggeva il giornale era un analfabeta e inventava le notizie. Un luogo dove dimenticare, seppur per breve tempo, gli stenti e la miseria che si viveva in quel tempo. Il libro offre quindi uno spaccato importante e anche interessante della storia di un paese Sanluri che deriverebbe del probabile antico nome Sellori, che potrebbe a sua volta derivare da Se-Lori, Sullurium e Selluri. Varie ipotesi convergono sul fatto che in questo nome si nasconde un richiamo alla fecondità granifera del territorio di Sanluri: lori ovvero grano. E forse può significare su logu de su lori (il luogo del grano). Nel libro sono descritti con grande amore ricordi di vita quotidiana, apparentemente banali, ma che leggendoli fanno capire quanto fosse davvero duro vivere in un piccolo paese di provincia lontano dal “Continente”.

“Il taglio dei capitoli-scrive ancora Gallea.-è ritmato in pagine brevi. Offre una lettura gradevole, capace di rievocare nell’animo del lettore analogie e raffronti con il proprio vissuto”. E’ la storia di Franco Floris, ma è anche la storia della Sardegna. “Il libro non è nostalgico. Parlo della mia famiglia come se fossi all’esterno, affacciato ad un balcone a osservare che cosa sta succedendo. Attraverso la storia della mia famiglia-spiega il sindaco Franco Floris-ho voluto raccontare la storia della Sardegna che passa dal periodo agropastorale, a quello commerciale e poi turistico senza tuttavia tradire la sua cultura e le sue origini. Il libro è la storia del linguaggio della mia gente, che passa dal silenzio finalmente al confronto. È la storia della vita delle persone che passano da un mondo a un altro. La mia è stata una generazione di confine con grandi difficoltà e problemi. Io mi sento un SanlurAndorese a tutti gli effetti. I miei primi sedici anni di vita li ho trascorsi in quel paese. L’amore e il ricordo per la Sardegna rimane, non c’è nulla di nostalgico, ma è chiaro che il mio cuore oggi è legato al mio paese che è Andora e alla Liguria”.