“È sicuramente un fatto positivo aver affrontato un dibattito politico su temi reali relativi alle condizioni di lavoro ed alla permanenza in Italia della produzione industriale. Tuttavia, nella mozione presentata dal collega del centrodestra, manca un giudizio che metta in luce i limiti dell’accordo per Pomigliano e Mirafiori, limiti peraltro chiaramente espressi dal Pd nazionale”. Così Nino Miceli, capogruppo PD in Consiglio regionale, commenta la discussione su Pomigliano avvenuto nel parlamentino ligure.
“Con il loro voto gli operai hanno espresso un sì condizionato, manifestando il fatto che non si può perdere un’occasione di crescita in un momento così sfavorevole per l’Italia, ma, allo stesso tempo, denunciando il peggioramento delle loro condizioni di lavoro. Il limite più serio dell’accordo è il tema del potere e del controllo che sono entrati all’interno delle fabbriche senza alcuna compensazione. Il Sindacato ha probabilmente sottovalutato il problema, la FIOM ha espresso una posizione arretrata troppo focalizzata sul conflitto e, per questo destinata, ad essere perdente. Non è possibile non tenere conto di queste cose nel dispositivo della mozione. Per questo l’abbiamo respinta”.