Valeria Ciangottini, attrice che esordì poco più che adolescente ne “La Dolce Vita” di Fellini, è la protagonista, insieme a Lorenzo Costa e a Federica Ruggero, de “Le attese – moods for love”, testo della giornalista, scrittrice ed autrice romana Alma Daddario, che andrà in scena venerdì 4 febbraio all’Auditorium di Santa Caterina in Finalborgo (ore 21, informazioni e prevendita biglietti: libreria Cento Fiori, tel. 019/69.23.19).

Per la nuova produzione 2011 del Teatro Garage di Genova, Lorenzo Costa, che cura anche la regia dello spettacolo, attinge ancora una volta, dopo una breve parentesi con il penultimo lavoro sull’inferno di Dante, alla drammaturgia contemporanea.

Ne “Le attese” Valeria Ciangottini è Marina, una donna di mezza età sposata con Roberto (Lorenzo Costa) anch’egli cinquantenne. Marito e moglie vivono la loro esistenza di coppia tra bilanci e ripensamenti, con violente impennate di crisi e rientro alla staticità nel quotidiano. L’equilibrio viene sconvolto dall’arrivo di Claudia, venticinquenne, ex tossicodipendente, interpretata da Federica Ruggero, che irrompe nella loro vita sconvolgendola totalmente. Costretti a convivere tutti e tre, inizieranno a giocare una sorta di partita che porterà uno solo di loro a vincere. O forse no.

“La storia rappresentata è frutto della fantasia dell’autrice, ma sebbene sia di invenzione attinge alla realtà dei nostri tempi, scavando in certe sue dinamiche. E’ un dramma moderno consumato tra le mura di un ambiente medio borghese a cui appartengono Marina, Roberto e la stessa Claudia. – si legge nelle note di Lorenzo Costa – La regia ha lavorato molto sulle psicologie dei personaggi, li ha scavati interiormente, al punto che chiunque potrebbe riconoscere Marina o Roberto o Claudia: i loro drammi e conflittualità possono essere comuni a tanti. Specchio di un “mal di vivere” contemporaneo. Roberto, che in gioventù è stato un ex sessantottino anche se con il tempo si è allineato e si e molto imborghesito, è un uomo non appagato della propria vita. Innamorarsi della giovane Claudia è per lui un’occasione di riscatto e di rivalsa contro un mondo in cui non si riconosce più. Crede di poter tornare indietro di riappropriarsi della sua vita, ma non sarà così. Marina forse il più forte dei personaggi, è rigorosa, attende che le situazione si ristabilisca e si aggrappa con tutte le sue forze a quello che ha conquistato. Claudia, invece, è una giovane di oggi, risente di scelte sbagliate e carenze affettive, cresciuta da genitori troppo impegnati per darle le attenzioni di cui aveva veramente bisogno Tutti e tre sono in attesa e da qui il significato del titolo, anche se ognuno a suo modo e a seconda delle proprie aspettative”.

Le scene sono di Enrico Musenich, i costumi di Anna Barabino, le musiche originali di Roberto Leoncino e il disegno luci di Doriana Barbè. Lo spettacolo è promosso dall’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Finale Ligure nell’ambito del circuito provinciale La Riviera dei Teatri e della stagione dei Teatri del Ponente Ligure.

Valeria Ciangottini comincia la sua carriera appena adolescente ne “La dolce vita” di Fellini. A questa prima significativa esperienza seguono in breve tempo altri film diretti da importanti registi fra cui ricordiamo Mauro Bolognini (La giornata balorda), Valerio Zurlini (Cronaca familiare), Roger Vadim (Le vice et la vertu). Contemporaneamente prende parte ad alcuni dei grandi sceneggiati TV fra i quali I giacobini, Mastro don Gesualdo, Giuseppe Verdi.

Segue la scuola di recitazione di Alessandro Fersen e nel 1969 debutta in teatro, ne La legion d’onore di Georges Feydeau, con la regia di Ernesto Calindri, a fianco di Renzo Ricci e dello stesso Calindri. Da questo momento trascura il cinema – cui torna soltanto saltuariamente – per dedicarsi principalmente al palcoscenico, dove in tutti questi anni di ininterrotta attività, passando per i generi più diversi interpreta le opere di innumerevoli autori, messe in scena da registi fra cui ricordiamo Fantasio Piccoli (Il seduttore di Diego Fabbri, Il ventaglio di Goldoni, Pensaci Giacomino di Pirandello), Giorgio Albertazzi (Don Giovanni involontario di Vitaliano Brancati), Giancarlo Sbragia (A porte chiuse di Jean Paul Sartre, Il vizio assurdo di Lajolo e Fabbri), Giuseppe Patroni Griffi (L’avaro di Molière), Gianfranco De Bosio (Venezia salvata di Thomas Otway), Giancarlo Sepe (Tre sorelle di Cechov). Fra i suoi ultimi lavori La rigenerazione di Svevo con Gianrico Tedeschi, regia di Antonio Calenda , Eclisse totale con Omero Antonutti per la regia di Franco Però e Federico! di Bruno Sacchini con Arnaldo Ninchi.

Prosegue anche la sua collaborazione con la televisione, tornando a recitare in sceneggiati e serial come I ragazzi del muretto, Il maresciallo Rocca, Scomparsi, Amanti e segreti, prima e seconda serie, E poi c’è Filippo.

Lorenzo Costa, attore e regista, è uno dei fondatori del Teatro Garage di cui attualmente ha la direzione artistica. Dopo un primo periodo all’interno della Compagnia di teatro dialettale diretta da Pino Lonardi, si interessa al teatro di ricerca, trasferendosi a Roma per qualche anno; la sua formazione passa attraverso diverse esperienze di studio e di lavoro che, nella fase iniziale, convergono in un periodo di apprendistato nell’ambito dell’avanguardia romana degli anni 70 .

Studia animazione della comunicazione teatrale con Franco Passatore acquistando una specifica competenza nel campo della didattica teatrale sia per bambini che per adulti. Tiene corsi di recitazione e di educazione vocale per parlare in pubblico, rivolti a professionisti, insegnanti, giovani attori. Per il Teatro Garage cura diverse regie che privilegiano, nel primo periodo, i più famosi testi del Teatro dell’Assurdo, per confluire in seguito verso uno specifico interesse verso la drammaturgia contemporanea che contraddistingue le scelte non solo per ciò che riguarda il suo lavoro di regista, ma anche quello di direttore artistico. A partire dagli inizi degli anni 90 cura la direzione artistica dei teatri di Bordighera, Loano e Finale Ligure. Tra i più recenti spettacoli di e con Lorenzo si ricorda “Sulle vie del Blues” (2007) Lettere da lontano (2008) Il Calapranzi (2008) Dracula il vampiro e penultimo Viaggio all’Inferno da Dante (2010)

Federica Ruggero, dopo la laurea al DAMS e alcune esperienze formative nel campo teatrale ha frequentato il Corso professionale per attori presso il C.T.A. ( Centro Teatro Attivo) di Milano. Ha fatto esperienza sia come modella (servizi fotografici e videoclip) che come conduttrice televisiva. A teatro ha lavorato in spettacoli diretti da Daniela Ardini (Viaggiatori immobili), Valentina Gravaglia(Don Giovanni), Lorenzo Costa (Matrimonio in noir, Sulle vie del blues, Lettere da lontano, Viaggio all’inferno), Adriana Innocenti (Le troiane), Luigi Maio (La camera di Erich Zann).

Alma Daddario, giornalista e scrittrice, vive e lavora a Roma dove collabora con le testate giornalistiche: Il Tempo, Elle, Minerva, What’s Up. E’ autrice teatrale, premiata nel 1977 con il Premio Stanze Segrete per “Siamo tutti libertini”, nel 2004 ha ricevuto il premio Nazionale per il Teatro Fondi La Pastora per il testo “Io Ero”. Tra le rappresentazioni più note: “Albertine o della gelosia”, “Ritmo spezzato”, “Mare Nostrum”, “L’anima e la voce”. Ha pubblicato saggi sulla scrittura creativa, e: “Strani frutti e altri racconti” (edizioni Il Filo), “Se scrivere potesse dire” (edizioni Selene), “Notti e giorni” (edizioni Il Paguro). E’ membro onorario della prestigiosa Accademia dei Sepolti di Volterra, per meriti letterari.