Nell’ambito del Progetto Mare Terra di Liguria voluto e finanziato dalla Fondazione Carige, nascono ad Alassio ed a Laigueglia più “Orti in Condotta” presso le Scuole Primarie e l’Istituto Maria Ausiliatrice.

L’iniziativa, che ha richiesto mesi di preparazione, vede coinvolti i Comuni di Alassio e Laigueglia, Italia Nostra , la Condotta Slow Food di Alassio ed ovviamente in prima linea i Dirigenti e gli insegnanti delle Scuole. Lunedì 7-14-21 Febbraio avranno luogo presso la Scuola Primaria di Alassio i corsi di formazione previsti per le maestre.

Il progetto Orto in Condotta vuole educare i bambini a mangiare sano e bene nel rispetto dell’ambiente che li circonda, facendo avvicinare le loro famiglie agli ortaggi e ai frutti coltivati localmente, con metodi naturali, basandosi sull’attività pratica nell’orto e sullo studio e trasformazione dei prodotti in cucina.

Il progetto degli orti scolastici italiani di Slow Food ha avuto avvio nel 2003 sull’esempio degli school gardens promossi da Slow Food USA. Era in questo ambito e promosso da Slow Food, l’orto avviato l’anno scorso da Michelle Obama alla Casa Bianca.

Oggi gli Orti in condotta attivi su tutto il territorio nazionale sono quasi 500. Grazie alla Fondazione Carige sono stati avviati in Liguria altri progetti a Taggia/Badalucco, Finale/Pietra Ligure, Cairo/Mallare/Cengio, La Spezia. Stanno per partire altri progetti ancora a Sarzana e nell’ambito del Parco d’Aveto.

L’Orto in condotta è un progetto di durata triennale, che prevede percorsi formativi per gli insegnanti, attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli alunni e seminari per genitori e nonni ortolani. L’orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue ricette ma anche occasione per incontrare esperti, produttori e chef della comunità locale.

L’orto deve presentare alcune caratteristiche:

  • il terreno deve essere coltivato per tutta la durata del progetto
  • la coltivazione deve essere biologica o biodinamica
  • le varietà coltivate devono essere quelle tipiche del territorio regionale
  • è vietata la coltivazione di prodotti geneticamente modificati
  • devono essere privilegiati i prodotti che possono essere raccolti e consumati durante l’anno scolastico
  • l’uso dell’acqua deve avere un ruolo didattico: deve essere spiegata agli alunni l’importanza di una gestione oculata della risorsa

Il percorso di aggiornamento degli insegnanti è curato da docenti esperti di Slow Food e ha appunto durata triennale. Prima annualità: in preparazione alle attività nell’orto gli insegnanti seguono delle lezioni teoriche e pratiche sull’orticoltura e sulla scoperta degli alimenti attraverso i sensi. Seconda annualità: ad orto già avviato, gli insegnanti si preparano ad attività di educazione ambientale e alimentare in classe e all’aperto. Terza annualità: si parla di storia dell’alimentazione, di prodotti e territorio e agli insegnanti vengono forniti strumenti e spunti per poi realizzare con gli studenti attività di educazione e scoperta delle origini del gusto.

“Gli stimoli che intendiamo dare ai bambini con il progetto Orto in Condotta vanno nella direzione del buono, del pulito e del giusto, perché trasmettiamo loro l’idea che ciò che è coltivato in maniera non intensiva, che è raccolto al momento giusto e non fa centinaia di chilometri per arrivare a destinazione, non può che essere organoletticamente più buono ed ecologicamente più sostenibile. Il concetto di responsabilità verso l’ambiente e verso il prossimo viene trasmesso attraverso il lavoro di gruppo nell’orto”, spiegano le associazioni coinvolte nel progetto.

Per ogni “Orto” dovrà essere individuato un “nonno ortolano” (o nonna ortolana) che, in qualità di esperto volontario si renda disponibile con gli insegnanti per le attività in aula e in giardino relative all’Orto in Condotta. Il nonno-ortolano si occuperà altresì della gestione ordinaria dell’orto.

Quattro anni fa sono stati realizzati, con la collaborazione della Comunità Montana Ingauna, 16 Orti Scolastici nell’ambito ingauno, coinvolgendo 10 Comuni. Si ricorderà la grande Festa degli Orti Scolastici a Garlenda il 31 maggio 2008.