L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la diagnosi di Scrapie avanzata dal Centro di Referenza Nazionale (CEA) istituito presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. La caratterizzazione molecolare ha consentito di certificare la presenza nei due allevamenti dell’albenganese della forma classica di Scrapie, la malattia neurodegenerativa che colpisce pecore e capre e che non è trasmissibile all’uomo.

Si ribadisce l’assenza di pericolosità per l’uomo a cui la malattia non si trasmette né per via diretta, attraverso il contatto diretto con gli animali, né per via indiretta, tramite il consumo di alimenti di origine animale (latte, formaggi, carni).

Rimangono in vigore, a tutela della salute animale e per contrastare il diffondersi della malattia, misure restrittive a carico degli allevamenti sede di focolaio, come pure restano invariate, sull’intero territorio provinciale, le misure di controllo della Scrapie attraverso un’attività di sorveglianza attiva e passiva: attualmente vengono effettuati test rapidi su tutti gli ovini ed i caprini al di sopra dei 18 mesi di età rinvenuti morti in allevamento e su un campione significativo, definito dal Piano regionale, di ovini e caprini al di sopra dei 18 mesi di età regolarmente macellati.

A corollario delle misure restrittive assunte per contrastare il diffondersi della malattia, gli allevamenti colpiti dalla scrapie sono stati inseriti nel Piano di genotipizzazione regionale (DGR 1399, del 18 novembre 2005: Piano regionale di selezione genetica per la resistenza alle Encefalopatie Spongiformi negli ovini) che si pone quale obiettivo l’incremento della frequenza dei caratteri di resistenza genetica alle EST (Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili degli animali) nella popolazione ovina regionale.