Il governo rimanda al mittente, alle Regioni, l’emendamento per la non autosufficienza degli anziani approvato la scorsa settimana. “Siamo amareggiati per questo “no” deciso a fornire un sostegno alle famiglie in difficoltà e comunque “fragili”, con persone disabili o non autosufficienti”, spiega l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi, presente a Roma al tavolo fra Regioni e Governo con l’assessore alle Finanze Pippo Rossetti.

“Confesso che tutti pensavamo vi fosse una risposta positiva, almeno parziale, con una disponibilità finanziaria, se non proprio i 400 milioni di euro richiesti ,che desse, un segnale di attenzione per un tema così importante e delicato. Ma siamo tenaci e fino e pensiamo che la partita sia ancora aperta. C’è ancora il dibattito parlamentare sul “Milleproroghe” che può rilanciare la richiesta oggi negata alle Regioni, per dare sostegno alle fasce più deboli della popolazione”.

“Questo taglio si aggiunge alla drastica riduzione del fondo sociale indistinto e alla decurtazione drastica di molti fondi finalizzati al tema sociale. La Regione Liguria ha sostenuto il servizio nel mese di gennaio e nella giunta di domani verrà discussa una delibera per la copertura anche del mese di febbraio. Nel frattempo verrà presa una decisione sul futuro anche attraverso il confronto con i comuni, i sindacati e il terzo settore. E’ evidente che l’assenza dei 14 milioni di euro nazionali sui 24 complessivi del costo del servizio compromette la sostenibilità del progetto in considerazione dei tagli già subiti dai trasferimenti generali”, aggiunge l’assessore ligure.

“E a fronte di questa disastrosa situazione-aggiunge la Rambaudi- i consiglieri regionali di opposizione “sfornano” proposte di legge (famiglia e bonus bebè) che al di là del merito non possono neanche essere prese in considerazione per i limiti finanziari a cui il governo ci costringe. E’ apprezzabile l’iniziativa creativa dei consiglieri di opposizione, ma non ha nessun fondamento amministrativo e la discussione consiliare rischia di diventare un dibattito “accademico” senza risvolti concreti per i cittadini che vengono illusi con insostenibili aspettative. Ritengo che una proposta di legge seria dovrebbe obbligatoriamente contenere il capitolo “risorse finanziarie” che vada ad indicare precisamente nell’ambito del bilancio regionale la copertura economica della legge”.