Albenga: ciclismo paralimpico alla Banca D’Alba

di Claudio Almanzi – Un convegno dedicato alle tematiche del ciclismo, ed in particolare a quelle dello sport paralimpico, si è svolto ad Albenga. Ad organizzarlo è stata l’amministrazione comunale (in collaborazione con l’ UC Laigueglia e la Fondazione Banca d’Alba) che si sta impegnando attivamente in quest’ambito. All’iniziativa ha risposto un folto pubblico di appassionati, ciclisti, dirigenti sportivi e di volontari delle varie associazioni che si occupano della disabilità e dei servizi alla persona. Sono intervenuti, raccontando la loro esperienza di vita e sportiva, tre grandi campioni del ciclismo parolimpico italiano: Fabrizio Macchi, Fabio Triboli e Luca Fantoni.

“La Città di Albenga – ha detto uno degli organizzatori, Alessandro Saccu, dell’Unione Ciclistica Laigueglia 1991 – si conferma in prima linea nell’attenzione allo sport paraolimpico ed in particolare al ciclismo, sia organizzando questo convegno, sia annunciando che presto la città avrà una pista per la specialità del mountain bike”.

Il convegno si è svolto presso la Sala Riunioni della Fondazione Banca d’Alba in Via Piemonte. Erano presenti Fabrizio Macchi, pistard e ciclista su strada, medaglia di bronzo ai Giochi Paralimpici di Atene 2004 e Medaglia d’Oro a Bogogno 2009 e Baie-Comeau 2010, e Fabio Triboli, anch’egli pistard e ciclista su strada, argento e bronzo in due diverse categorie alle Paralimpiadi di Atene 2004 e tre volte iridato a Pechino 2008, con una Medaglia d’Oro in linea su strada e due volte Medaglia di Bronzo, per inseguimento individuale e crono su strada e Luca Fantoni, il più giovane dei tre, che a soli 24 anni ha già conquistato una medaglia d’argento agli ultimi campionati del mondo su strada.

“Si è trattato- hanno detto gli organizzatori della Banca d’Alba- di una occasione per ribadire tutto il nostro impegno sul territorio, non solo in campo economico, ma anche in quello sportivo, culturale e sociale. Siamo stati inoltre onorati di poter incontrare tre campioni che hanno dato gloria al nostro Paese in campo mondiale”. L’incontro, che è stato moderato da Alessandro Saccu, presidente dell’Ucla 1991, ha visto gli interventi del presidente della Fci provinciale Piero Zangani, di Giuseppe Corso (delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico), dell’assessore Nicola Podio (Pubblica Istruzione), di Carmelo Valenti, presidente della Consulta del Volontariato Ingauno e dei rappresentanti e delegati di tutte le associazioni di volontariato, sociali e di servizio alla persona, che si occupano, nel comprensorio ingauno, di integrazione dei disabili. Molto interessante in particolare è stato l’intervento del dottor Riccardo Tomatis che ha spiegato le varie tipologie di allenamento adottate dai cicloamatori.

Le loro tecniche e strategie di training possono eventualmente essere anche adottate da coloro che volessero aiutare i disabili ad avvicinarsi alla disciplina. Fabio Triboli ha infine spiegato al folto pubblico quali sono le varie categorie in cui si suddividono gli atleti del ciclismo paraolimpico “Vi sono sei categorie- ha detto il campione del mondo Triboli- La C 1 che riguarda gli amputati a più arti superiori e o inferiori; la C 2 che comprende coloro che sono amputati ad un arto inferiore, come ad esempio è il caso di Fabrizio; la C 3 che comprende chi ha deficit meno gravi sia agli arti superiori che inferiori; la C 4 per gli amputati sotto il ginocchio, la C 5 di coloro che hanno problematiche agli arti superiori ed il tandem con guida per i non vedenti. Quest’ultimo tipo di disabilità è poi suddivisa in due categorie: ipovedenti e non vedenti”.