Movimento Civico AlbengaÈ – In queste ultime settimane si è aperto un dibattito piuttosto acceso sul progetto stilato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Dirigenza scolastica, di accorpare logisticamente le medie Mameli e Alighieri presso il plesso scolastico di Via degli Orti. Progetto che, secondo la Dirigenza scolastica stessa, sarebbe indispensabile ed inevitabile per permettere di continuare ad offrire ai nostri ragazzi un servizio didattico regolare e completo visti i drastici tagli all’istruzione più o meno recenti da parte del Ministero. L’accorpamento, ci viene detto, permetterebbe una migliore gestione sia delle risorse Ata (i Bidelli) che dei Professori considerando l’innegabile difficoltà di gestire una scuola che nei fatti è divisa tra i plessi della Mameli, della Dante Alighieri, di Leca, di Ortovero e di Ceriale. Se in senso generale pare evidente che un accorpamento possa potenzialmente semplificare la gestione complessiva tuttavia riteniamo come Movimento Civico che diverse debbano essere le considerazioni tese a spingere sia a riconsiderare la questione sia soprattutto a programmare interventi sul mondo scolastico Albenganese che vadano al di la dalla soluzione passeggera e raffazzonata che l’attuale amministrazione caldeggia.

In primo luogo ci sentiamo vicini alle famiglie che a suo tempo hanno valutato sia per motivi logistici che per motivi di offerta didattica di iscrivere i propri figli alle Alighieri. Queste famiglie hanno effettuato scelte personali ponderate degne di rispetto e considerazione ed oggi è più che legittimo che si sentano traditi dall’Amministrazione vedendosi messi di fatto di fronte ad una soluzione palesemente e pesantemente calata dall’alto. Una soluzione tra l’altro che presenta evidenti peggioramenti sia per quanto riguarda la logistica che accoglierebbe i ragazzi sia di conseguenza la stessa gestione didattica. Inevitabilmente infatti il quasi raddoppio degli alunni aspitati dalle Mameli, senza che per questo raddoppino le strutture a disposizione – attualmente le Mameli utilizzano due piani del plesso di Via degli Orti, dopo la ristrutturazione ne utilizzerebbero tre – porterà come conseguenza ad un aumento sensibile dei ragazzi di ogni classe e ad un impatto serio della fruibilità degli spazi comuni quale palestra, aula magna, mensa e aule tecniche molte delle quali, temiamo finiranno inevitabilmente “sacrificate” per accogliere le classi in più. Tutto ciò considerando inoltre che, per quanto disattese in gran parte d’Italia – ma questo ovviamente non giustifica – , vi sono delle norme precise che individuano un rapporto tra studenti e metri quadri di ogni classe e tra le classi di studio e quelle da mettere a disposizione per le attività laboratoriali. Tutte norme che la ristrutturazione, per ovvi vincoli di spazi, tende a disattendere.

Quindi pur tralasciando altre conseguenze anche non secondarie, quali l’impatto sulla viabilità della zona di un accorpamento di questo genere, ma mantenendo alta l’attenzione su quanto ci sta più a cuore, lo studio dei nostri ragazzi e la politica che questa Città vuole darsi per il futuro dei propri figli e per la qualità della vita delle famiglie, riteniamo che, ancora una volta, questa Amministrazione guardando il problema contingente perda di vista la programmazione seria del futuro.

Non è infatti casuale l’evidente trascuratezza con cui la Giunta Guarnieri persegue il progetto del Polo Scolastico dell’ex Turinetto. Progetto di competenza della Provincia che, concentrando in una moderna “cittadella dello studio” tutte le scuole secondarie della Città, in primis offrirebbe ai nostri ragazzi – e a tutto il Comprensorio – un’offerta didattica e logistica senza pari in Liguria e forse anche in Italia, e secondariamente libererebbe degli spazi, tra l’altro presso il plesso delle Pacini, che permetterebbero, questa volta si con serietà e senza costringere i ragazzi a vivere come “polli di batteria”, a prendere in considerazione un accorpamento non più nel disagio e nell’emergenza delle Mameli di via degli Orti bensì con ben altri spazi a disposizione presso le Alighieri liberate dalla presenza dei Licei. Dunque ancora una volta, come per il Depuratore Ingauno, noi ci chiediamo se la Giunta Guarnieri intenda sacrificare sull’altare dell’alleanza politica con il Presidente Vaccarezza il Polo Liceale di Albenga a favore di quello di altre città limitrofe?

In conclusione prendiamo posizione con forza affinché si esamini la questione con il dovuto rispetto verso le famiglie, senza superficialità e con la dovuta attenzione al futuro dei nostri ragazzi e quindi della Città.

* Movimento Civico AlbengaÈ