di Alfredo Sgarlato – Probabilmente Maria Schneider (Parigi 27/3/1952- 3/2/2011) non è stata una delle attrici più grandi nella storia del cinema; certamente è stata una delle più belle. Figlia dell’attore Daniel Gelin, che non la riconobbe mai, giovanissima iniziò ad avere particine al cinema e in teatro fino al primo ruolo di protagonista, ventenne, in Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci (in un ruolo originariamente previsto per Dominique Sanda). Il film diede uno scandalo senza precedenti, per una scena che in confronto a quanto si vede oggi è persino innocente, fu sequestrato, condannato al rogo delle copie (fortunatamente qualcuna venne rubata) e il regista venne persino privato del diritto di voto per alcuni anni. Maria in seguito rinnegò quel film, che rimane comunque un capolavoro assoluto aldilà di ogni scandalo, e ruppe con Bertolucci che oggi rimpiange di non aver fatto pace con lei.

In Italia lavorò però ancora molto: un altro capolavoro, Professione reporter di Michelangelo Antonioni, dove lei dà un’ottima prova, poi opere poco note come Io sono mia di Sofia Scandurra, film culto del movimento femminista (altri tempi…), Cercasi Gesù di Comencini (una delle rare apparizioni di Grillo al cinema), La condanna di Bellocchio. Però l’aspetto fisico della Schneider, col contrasto tra il volto angelico e il corpo prorompente, tanto che Bunuel, per sostituirla nel Cast di Quell’oscuro oggetto del desiderio, chiamò due attrici (Angela Molina e Carol Boquet), sembrava condannarla ad un unico ruolo. Scappò dal set di Caligola di Brass e si fece ricoverare in ospedale psichiatrico.

Partecipò in totale a 52 film, di cui oltre a quelli citati solo due sono memorabili: Merry go round del grande Jacques Rivette, e Le notti selvagge, folgorante opera prima e unica di Cyril Collard. Era anche cantante e venne nominata Cavaliere delle arti e delle lettere da Mitterand. Ebbe una vita molto difficile, eppure mostrava sempre un gran senso dell’umorismo.

* il trend dei desideri: la rubrica Corsara di Alfredo Sgarlato