“In relazione ad alcuni articoli sulla frana di Murialdo, apparsi sui giornali questa mattina, desidero fare alcune precisazioni. La Provincia, per quanto di sua competenza, ha fatto tutto ciò che doveva e ha rispettato i tempi che si era prefissata, sia per quanto riguarda l’apertura del cantiere nei week end, sia per il fatto che il cantiere lavora su un doppio turno. Infatti sono effettuati due turni di lavoro che si svolgono sui due lati della frana, quindi in totale operano a Murialdo quattro turni di lavoro completi ogni giorno”. Così il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza.

“Purtroppo – prosegue – durante la prima settimana dei lavori c’è stato l’inconveniente della neve che ha bloccato il cantiere, ma già la seconda settimana si è lavorato fino al sabato e a partire da questa settimana si proseguirà la domenica. Mi preme sottolineare quindi che ciò che concerne il controllo della Provincia è ampiamente rispettato nei tempi e nelle modalità prestabilite: abbiamo dato come termine ultimo per consentire la sistemazione del ponte il 28 di febbraio e confermo che per quella data tutto sarà pronto”.

“Devo invece precisare, per chiarezza e correttezza nei confronti dei cittadini, che c’è un ritardo per ciò che non è nelle competenze della Provincia, infatti una serie di problematiche di reperimento di alcuni pezzi del ponte fanno pensare che il ponte non arrivi tra una settimana, come scritto sui quotidiani oggi, ma tra quindici giorni. Reputo questo ritardo comunque recuperabile, poiché la Provincia va avanti con i lavori collaborando attivamente con Anas e Genio militare. La provincia ha stabilito tra 15 e il 20 marzo la data di fine lavori e apertura della strada e visto che il ritardo per il recupero dei pezzi del ponte non è ingente, ad oggi, in accordo con i tecnici, posso riconfermare quella data”, conclude Vaccarezza.