In occasione del “Giorno del Ricordo” che solennizza con la data del 10 febbraio la tragedia delle Foibe e quella dell’esodo del popolo istriano-dalmata, che vide 300 mila persone abbandonare la propria casa nel momento in cui quelle terre non vennero più riconosciute come italiane, la Provincia di Savona ha deciso di partecipare a diverse iniziative organizzate sul territorio. Il primo evento sarà questa sera a Loano quando, sulla facciata della sede dell’amministrazione comunale, verrà acceso il tricolore. Spesso in occasioni importanti per la storia del nostro paese il comune di Loano si veste di tricolore per richiamare l’attenzione su una data, una ricorrenza o sul valore del momento storico che si sta vivendo e quindi nelle notti del 9 e 10 febbraio Palazzo Doria sarà illuminato in onore di questa giornata così importante.

Domani il Presidente della Provincia parteciperà, alle 15.30, alla celebrazione del Giorno del Ricordo che si svolgerà a Genova presso il Teatro della Gioventù e che vedrà numerose autorità civili, militari e religiose della Liguria tributare il doveroso omaggio delle istituzioni al sacrificio degli italiani di Istria e Dalmazia. Sempre domani, alle ore 18, il Presidente sarà a Savona in Piazza Mameli per deporre insieme al Sindaco Berruti, la Corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti.

Le iniziative vogliono dare la giusta solennità agli eventi che sconvolsero il confine orientale dell’Italia al termine della seconda Guerra mondiale, riconoscendo le sofferenze patite dagli italiani anche attraverso la riaffermazione della verità storica.

Il Presidente Vaccarezza ha dichiarato: “In questa occasione mi piace ricordare, sia come Presidente della Provincia che come Sindaco di Loano che la nostra provincia è detentrice di un primato che mai nessuno le potrà togliere: il 23 aprile del 1996, a Loano, venne intitolata una via ai Martiri delle Foibe. Loano fu quindi la prima città a compiere questo doveroso gesto. A quel tempo io ero vicesindaco e ho l’onore di essere colui che ha proposto all’amministrazione l’intitolazione di quella via. Allora la tragedia delle Foibe e il dramma dell’esodo istriano dalmata erano ancora un valore non condiviso, purtroppo solo fino a 15 anni fa si parlava ancora di politica di parte quando si ricordavano i tanti italiani innocenti infoibati e gli oltre 300 mila esuli.

Oggi anche questa tragedia è entrata nella memoria comune ma, per sempre, la prima città che ha avuto la sensibilità e il senso di giustizia di ricordare pubblicamente con una via coloro che hanno perso la vita in quel drammatico contesto o che hanno subito privazioni, miseria e soprattutto l’abbandono della propria casa, sarà la città di Loano. Non a caso la via scelta allora congiungeva quattro strade: Corso Europa, via Trento e Trieste, Piazza Mazzini e Corso Roma, un luogo particolarmente significativo per ricordare un evento così importante della storia italiana”.