di Claudio Almanzi – Trentasette pezzi interessanti, alcuni di alto valore, 27 artisti, di svariate appartenenze e rappresentanti di differenti correnti, ma tutti accomunati dal gusto dell’utilizzo della carta quale supporto principale per le proprie opere. È questo, in estrema sintesi, quello che gli appassionati d’arte potranno vedere, fino al 10 marzo, a Calice Ligure.

Opere d’arte realizzate sulla carta dunque al centro della proposta della Galleria Puntodue che ieri pomeriggio ha inaugurato, davanti ad un folto pubblico di appassionati, curiosi, artisti, fotografi, critici e giornalisti, la collettiva “Arte su carte”. Si tratta- dice il noto scrittore calicese Armando D’Amaro, che segue con interesse le proposte artistiche della Puntodue- ancora una volta di una interessante proposta nel solco delle vicende artistiche che hanno reso Calice Ligure un centro culturale europeo. Vengono proposte opere su carta, ma non opere minori, anzi: matite, acquerelli, carboni, pastelli, olii, smalti, o tempere realizzate sul, o col materiale per eccellenza nella sfera espressiva dell’uomo, dal gioco alla letteratura, dall’illustrazione al progetto architettonico, dalla composizione musicale all’arte visiva, sono dimostrazione della sua non inferiorità rispetto a materiali nobili”.

La bella collettiva, che raduna artisti di diverse età, aree geografiche e formazioni culturali, propone lavori di una trentina di nomi di grido: si tratta di Borella, Bot, A. Castelli, Cusumano, Etnik, Fijodor, Galfione, T. Gallino, Giannetti, Marchese, Marini, Marinoni, Memeo, Aldo Mondino, Myiahara, Opiemme, Palma, Rossello, Sarri, Emilio Scanavino, Tealdi, Truly Design, Turzeniecka, Emilio Vedova, Veronesi, Zorio e Lischetti. “ Ad accomunarli – dicono Daniele Decia e

Mihaela Anitoaie della Galleria Puntodue- è l’emozione determinata dal confronto con la carta e, suo tramite, con sè stessi, a sondare le proprie capacità tecniche e fare il punto sulla personale ricerca artistica, verifiche realizzate su piccoli, ma sterminati spazi aperti”.

Una mostra davvero interessante che merita una visita: Calice è oltretutto una deliziosa cittadina dell’entroterra finalese, da vedere. La collettiva pone al centro la carta: utilizzata per schizzare un’idea improvvisa, o scelta coscientemente come supporto, tra le mani dell’artista è viva: versatile e malleabile può dimostrarsi sottomessa o non concedersi. È vero, si lascia tagliare, deformare, inumidire dai pigmenti, ma non accetta ripensamenti di tracciati, sfumature o toni, in più, spesso, vuole partecipare alla creazione dell’opera: oppone piccoli “scogli”, così che sue imprevedibili porosità, anomalie della superficie, o segni già impressi influenzino, fino a modificarla, l’idea dell’autore. La collettiva, che resta aperta fino al 10 marzo

(in piazza IV novembre, al civico 7 ), sarà visitabile, dal giovedì alla domenica, dalle 16 e 30 alle 19 e 30 e, su appuntamento, contattando l’indirizzo di posta elettronica galleriapuntodue@gmail.com o telefonando ai numeri 3466292285 e 3496013724.