“In relazione alle audizioni di oggi in IV Commissione circa lo strumento operativo agricolo regionale le associazioni di categoria audite hanno evidenziato che i finanziamenti per lo start-up per i consorzi di comuni che andranno a sostituire le Comunità Montane sono prelevati direttamente e completamente dai fondi destinati all’Agricoltura”, lo rende noto il Consigliere regionale del Pdl Marco Melgrati che prosegue: “le associazioni fanno notare che i servizi resi dalle Comunità Montane non sono solo quelli legati all’agricoltura: queste oggi svolgono un ruolo importantissimo nel sociale, nel culturale e nel tecnico legato all’assetto idrogeologico. Non si capisce quindi perché non si prelevi, per superare le comunità montane, da altre parti di Bilancio, in maniera equilibrata e non, come previsto, solamente dall’agricoltura”.

“Il documento concordato con le associazioni di categoria cioè il SOAP –fa sapere ancora il consigliere regionale del Pdl – sembrerebbe buono ma diventa inutile mancando la copertura finanziaria sul bilancio 2011 della Regione Liguria”.

Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà evidenzia che durante l’audizione è emerso che la soglia minima per destinare i giusti incentivi alla filiera agricola e zootecnica è stata indicata in 2 milioni di euro “quindi – aggiunge – senza questa cifra a bilancio il giudizio di Cia, Confagricolutra e Confcooperative è fortemente critico su questo documento programmatico privo di risorse”.

Melgrati poi sottolinea la posizione molto critica della Fai – Cisl “che ha fatto – spiega – un’affermazione grave rispetto alla quale l’Assessore Barbagallo sarà chiamato a rispondere sul finanziamento distribuito nel passato non esclusivamente ai produttori ma ad associazioni ed organizzazioni professionali”.

La Fai – Cisl , fa inoltre sapere l’esponente del Pdl, denuncia e lamenta anche l’esclusione da parte dell’assessore e della Giunta al tavolo di formazione del provvedimento “cosa grave – conclude l’esponente del centro destra – alla quale si è cercato di rimediare parzialmente con l’audizione in commissione”.