“Il patrimonio andorese è una grande risorsa economica per il nostro Comune ed è appunto per questioni di necessità che la mia Amministrazione ha dovuto attivarsi per sistemare in maniera tangibile questa situazione”. Lo dice il sindaco Franco Floris, sindaco di Andora a proposito dei beni di proprietà del municipio.

Secondo Floris è solo alienando i beni che il Comune, così come tutti gli altri Comuni d’Italia, possono portare avanti i loro investimenti. “Tutto questo nonostante Andora abbia in cassa le risorse necessarie che potrebbero evitare l’obbligo di vendere i propri beni”, aggiunge il primo cittadino andorese. Vero comunque che questa è una norma integrante del Patto di Stabilità dalla quale neppure il Comune di Andora si può esimere.

“Abbiamo affrontato un enorme lavoro dato che il nostro patrimonio non ha avuto nel tempo le necessarie attenzioni-aggiunge Floris- Mi riferisco al fatto che non tutte le procedure di accettazione ed acquisizione erano state portate avanti. Oggi molte delle persone che hanno donato sono decedute e questo complica maggiormente la situazione.

Il patrimonio comunale va difeso e tutelato utilizzando, se necessario, anche azioni legali che, sottolineo, sono state tutte vinte, dimostrando che tali terreni ed abitazioni sono di fatto proprietà dei cittadini andoresi. È evidente che tutto questo ha comportato anche forti contrasti di tipo personale con le persone che si ritenevano eredi legittimi di queste proprietà. Abbiamo vinto la causa di Villa Laura, una struttura di fine ‘800 al centro del paese, all’interno del Parco degli Aviatori, di valore inestimabile. Per questo palazzo stiamo già concludendo l’iter dell’intestazione. Anche la causa contro gli eredi Porrini per l’area Luna Park ha avuto esito positivo con una sentenza favorevole per la quale si stanno portando a termine gli ultimi atti. Le aree dietro la sede della Croce Bianca sono di assoluta proprietà comunale: è in atto il procedimento di usucapione degli eredi Barberis e stiamo occupando fisicamente la zona. Nel frattempo abbiamo attivato una procedura che consentirà la costruzione di una casa che accoglierà le famiglie che non hanno possibilità economiche. Questo progetto per le fasce deboli si affianca idealmente a quello della Residenza Protetta in Via Cavour. In questo caso in cambio di un diritto di superficie, è stata edificata una residenza protetta della quale saremo in parte proprietari, dando quindi un servizio indispensabile agli anziani. Tra le altre opere, abbiamo terminato il recupero del Palazzo Tagliaferro, che oggi ospita un museo, una sala mostre, la sala polivalente ed è anche sede del nostro ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica. Stiamo inoltre sistemando tutta l’area esterna di Largo Milano dove troveranno collocazione un parcheggio pubblico interrato, un anfiteatro un giardino all’italiano con giochi dedicati ai bimbi, campi di bocce ed un’area per il cinema estivo”.

“Abbiamo poi vinto anche la causa sull’area dell’ex Colonia d’Asti. È stato infatti dimostrato che la perizia fatta dal Comune era esatta e questo ha permesso che ne diventassimo legittimi proprietari senza spendere un euro in più. Si sta completando anche la definizione bonaria delle aree occupate dalle vasche di distribuzione dell’acquedotto. In Consiglio Comunale è stata poi ratificata una delibera con la quale si dichiara la piena proprietà comunale della Piazza del Mercato con annesso giardino. In questo caso vi è in atto un contenzioso con la società costruttrice di Palazzi Saraceni. Infine abbiamo risolto, anche qui in modo bonario, la controversia della aree delle Case al Porto delle quali oggi il Comune è l’unico e legittimo proprietario. La mia amministrazione ha dunque concluso e sistemato molte pratiche inerenti il patrimonio con un ritorno economico e di immagine molto importante per la nostra città e soprattutto con il fine fondamentale della salvaguardia ambientale. Questo ha consentito al Comune di potere vendere parte del suo patrimonio migliorando e rivalutando di fatto, particolarmente in termini economici, il patrimonio restante arricchendo di fatto il nostro paese”, conclude Floris.