Comitato Ponente Varazzino – Il prossimo primo marzo il competente Tribunale di La Spezia esaminerà i sei o sette ricorsi, presentati da una minoranza di creditori dei Cantieri Baglietto, dopo che a metà dicembre dello scorso anno il 75% circa ha accettato il piano presentato dal curatore e Amministratore Rag. Galantini, con la scelta del Gruppo Effebi Overmarine, della famiglia Balducci di Viareggio.

Se il Rag. Galantini sembra essere ottimista sul positivo esito dell’omologazione da parte del Tribunale, qualche preoccupazione viene espressa dai dipendenti del sito varazzino, i quali chiedono garanzie per una ripresa del lavoro, che a loro dire è legata alla consegna alla Overmarine degli scafi in lavorazione (1 a Varazze e 2 a La Spezia), non compresi negli accordi a suo tempo stipulati tra le parti.

Il Rag. Galantini da noi contattato, ci ha detto di stare tranquilli che una soluzione sarà trovata, come avvenuto per l’acconto in attesa della cassa integrazione, che sarà dato per febbraio dai Cantieri e per i seguenti mesi dalla Regione Liguria, in attesa di definire il rinnovo con i competenti Enti Ministeriali.

Tranquilli non lo siamo, ma dalle tante iniziative messe in campo, finalmente da più parti: Comune, Provincia, Regione, locali forze politiche, auspichiamo che dopo tante spine si possa vedere spuntare qualche germoglio. Saranno rose? Questo lo vedremo con il tempo; dopo le precedenti negative esperienze, un minimo di cautela è d’obbligo!

Per quanto riguarda i dipendenti, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere a quanti a vario titolo possono farlo, di agire in fretta, di scendere in campo e dare una mano. Come? Chiedendo, parlando, confrontandosi, suggerendo e proponendo. Questo è il momento, dopo, a cose fatte, è troppo tardi, come altre locali ed attuali esperienze insegnano.

L’argomento sarà trattato questa sera alle ore 21, a palazzo Beato Jacopo, nell’incontro promosso dalla Lista Civica Cittadini per Varazze, presente anche l’Assessore della Regione Liguria Enrico Vesco, che ha seguito questo come purtroppo tanti altri casi di crisi occupazionale, che da tempo affliggono il mondo del lavoro.