di Claudio Almanzi – Un libro davvero speciale, toccante ed interessante è stato presentato nella sala consiliare del Comune di Pietra Ligure (nell’occasione gremita da un folto pubblico). Si tratta di “Volti e stupore, uomini feriti dalla bellezza ” scritto a quattro mani da una suora di clausura, Suor Maria Gloria Riva e da un non credente e comunista, il giornalista Fabio Cavallari. “È una delle opere più intense e ricche di amicizia e di fede che siano nate dalla penna di una religiosa” sintetizza Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte.

Il volume infatti è stato scritto da una suora di clausura, che è stata fondatrice delle Monache dell’Adorazione Eucaristica, emanazione delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, esperta d’arte (e già nota per svariate opere letterarie), piena di idee ed iniziative che si è incontrata con Fabio Cavallari, noto scrittore e giornalista: “È un Vangelo, è una storia sacra – ha detto la stessa Suor Gloria- scritta nei nostri giorni, nella nostra vita. Per questo penso che sia un libro eterno, che apra e spalanchi la vita a un’esperienza che non può morire”. Il volume, edito dalla San Paolo, ha la prefazione del giornalista Magdi Allam. Il pomeriggio culturale è stato promosso dal Centro Culturale La Traccia, guidato da Marida Canepa, in collaborazione con il Comune di Pietra. “Nihil nisi per amicitiam cognoscitur” sembra essere questa la profonda verità contenuta in questo libro, che è ancora più convincente perché, come racconta la stessa suor Gloria nasce proprio da una intensa esperienza di amicizia, ed a sua volta ne vuol generare altra ancora.

“È stata molto azzeccata – ha detto lo stesso Cavallari- l’idea di accostare ogni storia a un dipinto. Tutto è nato per caso. Perché avevo spedito un breve racconto a suor Gloria, la quale invece di scrivermi una normale lettera di risposta, ha commentato quel mio racconto con un quadro, dove in effetti c’era, perfetta, la spiegazione di quella mia istantanea contemporanea. Poi abbiamo continuato a scriverci con questo stesso rituale: io mandavo un racconto, lei mi spiazzava rispondendo con un quadro. Il libro è nato così, spontaneamente, raccontando storie difficili, estreme, a volte disperate”. Suor Gloria è una esperta d’arte, studiosa della Sacra Scrittura, ha alle spalle diverse pubblicazioni. A Fabio Cavallari sono spesso capitati invece importanti e strani incontri che lui ha sempre letto come ricchezze ed accettato, con libertà e apertura. Magdi Allam nella sua prefazione scrive di lui: “Quello di Fabio è un messaggio laico che coincide con l’essenza della fede religiosa”.

Dalle storie raccontate emerge un mondo guardato con occhi leali, con simpatia e commozione. Tra Fabio e suor Gloria vi è un dialogo autentico, rispettoso, che ha dato luogo a un libro dominato dalla parola amicizia, nel senso più autentico del termine. Suor Gloria rilegge i racconti nei dipinti di grandi artisti: le storie e le tele sembrano essere fatte le une per le altre, trascinati dalla bellezza, cui è affidato il compito di farci riprendere in mano la vita con un’intensità, una vivezza nuova.