A Savona venerdì al Palazzo del Commissario sul Priamar apre la grande mostra “Intelligenze rovesciate – dialoghi a regola d’arte”: dal 4 marzo al 3 aprile uno sguardo sulle ultime frontiere dell’Arte Irregolare, a cura della cooperativa La Polena.

Il Sindaco di Savona Federico Berruti e l’Assessore alla Cultura Ferdinando Molteni affermano: “L’amministrazione Comunale è lieta di sostenere ed aver sostenuto sin dall’inizio il progetto della cooperativa Polena che si è inserito perfettamente in un’azione continua di valorizzazione della città, del suo patrimonio culturale antico e contemporaneo, delle sue migliori energie ideative ed associative. In CreativaMente sono presenti gli elementi di una ricerca di alto livello che ha a che fare con la cura della sofferenza mentale attorno al tema della fruizione estetica dell’opera d’arte. La promozione dell’identità del territorio si è concretizzata in una connotazione precisa, in particolare con la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio artistico della Pinacoteca Civica di Savona e la Fondazione di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo”.

INTELLIGENZE ROVESCIATE – La creatività è una componente indispensabile di qualsiasi relazione umana (si connoti essa come intervento psicoterapeutico, didattico, riabilitativo e sociale). Polena sostiene che l’aspetto creativo insito in ognuno di noi possa aiutarci a vivere meglio, più consci delle nostre capacità e dei nostri desideri; da anni Polena si adopera per promuovere l’arte ma ancor di più l’arte definita “irregolare”. Arte nata nella diversità, che spesso consiste in una produzione cresciuta fuori dai circuiti dell’apprendimento accademico, ma che opera “con la carne del mondo” come sostiene la storica dell’arte Bianca Tosatti ovvero con la capacità di scuotere pancia e mente di chi la osserva, in quanto denuncia diretta ed espressione immediata del “male di vivere”. “C’è qualcosa di misterioso nell’accadimento del capire” scrive sempre la Tosatti “ci sforziamo logicamente di decifrare i segni e di colpo… si accende una luce… la sensazione di capire è indipendente dalla verità e spesso dalla logica: è un atto spontaneo di fede dissimulato nelle pieghe della ragione… L’arte può far pensare, inquietare, commuovere… scuote e percuote abbattendo ogni approccio intellettualistico: queste opere – le bellezze insensate – ci abbagliano … ci ammutoliscono in quell’istante fatale in cui il tempo esce dai cardini la fine e l’inizio coincidono… l’immagine corre nelle nostre sinapsi più velocemente del concetto perché indiziale e primitiva… l’arte è storicamente sempre prima delle idee…”

In Polena si sono incontrati donne e uomini di tutti i tipi e tutte le estrazioni sociali con un doppio vantaggio: gli argomenti affrontati e l’incontro con la malattia mentale.

Don Gallo dice: “La follia è una condizione umana, è presente in noi come lo è la ragione. Chi è pazzo e chi non lo è? Il pazzo è un malato fisico o afflitto nello spirito?Spesso il pensiero e la sensibilità hanno in cima la follia. Spesso il matto è un saggio e un sognatore, uno che vive i suoi assoluti. È un fuorilegge che agisce in contrasto con la classe sociale a cui appartiene, che soffre della discordanza fra la vita logica e la vita affettiva, fra l’interno e l’esterno. Ancora più spesso è una persona delusa e sola. Cos’è la ragione? Spesso è una pazzia condivisa, come nel caso della guerra”.

Dialogare con i ragazzi delle comunità terapeutiche psichiatriche del raggruppamento della Redancia e del servizio pubblico è di per sé un’esperienza unica. Spesso possiedono una modalità di comunicazione dirompente, immediata, così diretta e rappresentativa di loro che, superato un imbarazzo ignorante iniziale, ti permette di parlare con la pancia, con le emozioni e tirare fuori idee che non sapevi nemmeno di possedere. L’arte “irregolare” nasce al di fuori dei circuiti accademici, rappresenta una produzione spontanea, scevra di intellettualismi e colpisce e conquista chi la osserva.

“Non vogliamo scorgere le meraviglie che si celano dietro le apparenze delle persone. Ci limitiamo a giudicare il cappotto logoro e la barba incolta, ci spaventa la vista dell’abisso ma, ritraendoci ne perdiamo anche le profondità. Eppure dietro le apparenze io ho scoperto i miei artisti preferiti. Ragazzi che hanno elaborato la sofferenza attraverso la musica, la pittura, la scrittura, le cui espressioni sono quanto più vicino alla verità”.

E noi con lui, dopo 10 anni di impegno nel campo delle terapie espressive, proponiamo una mostra dal titolo Intelligenze Rovesciate che raccolga la bellezza del nostro lavoro e un confronto con i progetti e gli artisti outsider più significativi della realtà italiana. Il titolo della mostra lo dobbiamo a Andrea Viacava, socio fondatore di Polena: la malattia mentale – sostiene Andrea – non è altro che un’intelligenza rovesciata. Intelligenze Rovesciate è curata da Elisa Falce e Simonetta Porazzo. La mostra è divisa in due sezioni: una dedicata all’arte prodotta da artisti singoli e una dedicata ai lavori di gruppo. Buona parte dell’esposizione sarà riservata ai progetti CreativaMente, promossi e curati dalla cooperativa La Polena a partire dal 2005.  Saranno esposte sia sculture che opere bidimensionali. Sono stati invitati i principali atelier di pittura italiani, alcuni dei quali inseriti all’interno di ospedali psichiatrici, altri legati alle Asl territoriali o a cooperative private che si occupano di riabilitazione psichiatrica.

I laboratori che espongono i loro artisti sono: Strutture associate a Fenascop, la Redancia, Atelier di pittura Adriano e Michele di San Colombano al Lambro (MI) con circa 20 opere bidemensionali e un’installazione; Atelier Blu Cammello di Livorno con 14 bidimensionali e 5 sculture; La Manica Lunga – officina creativa di Sospiro (CR) con 20 opere bidimensionali; Atelier Manolibera di Carpi (MO) con 16 bidimensionali; l’atelier La Tinaia di Firenze con 8 grandi opere bidimensionali e 5 sculture; il Museoattivo Claudio Costa di Genova con 7 opere bidimensionali e 4 sculture; il Gruppo Collant di Genova con circa 6 opere bidimensionali e 3 sculture; Il Secchio Magico di Cogoleto con diverse sculture e alcune opere bidimensionali; Il Giardino del Mago di Cogoleto (Ge) con 2 video; i laboratori  legati alle strutture residenziali dell’Asl di Savona.

I risultati del lavoro di questi anni sono rappresentati dalla mostra e dal catalogo (Antigone edizioni) che rappresenta un contributo significativo per tutti coloro che hanno partecipato e che in futuro aderiranno alle nostre idee , per tutti quelli che amano la vita il bello e l’arte.