Scuole Albenga: vogliamo chiarezza da Sindaco e amministrazione; nasce comitato spontaneo genitori

LETTERE – Albenga. Un gruppo preoccupato di genitori si sta attivando per creare un comitato spontaneo che dopo varie polemiche assolutamente inutili, chiede all’amministrazione comunale di rispondere in prima persona e in modo concreto ai dubbi sorti e alimentati dall’inefficacia delle risposte della stessa. Si ricorda che la cosiddetta ‘petizione fuorviante’ non è circolata durante l’incontro nell’Aula Magna della Alighieri, ma bensì è frutto di dubbi nati dopo il confronto tra noi genitori.

Si ricorda a tutti che questo movimento è nato da genitori provenienti da esperienze e situazioni di vita assolutamente diverse e che non si sarebbero neanche conosciuti se non fosse stato per il disappunto e le innumerevoli domande lievitate grazie ad una amministrazione comunale avvolta da un silenzio assordante interrotto brevemente da risposte imbarazzanti (serata al teatro Ambra). Forse l’unico merito della giunta è stato proprio questo: far parlare e confrontare i genitori rendendoli più partecipi alla vita della comunità che ha nella scuola, o almeno dovrebbe avere, la base della crescita sociale e civile.

E se qualcuno obbietta che la nostra spinta è stata creata ad hoc da qualcuno, la risposta è che è vero! Sono stati i nostri figli e noi genitori, tutti quanti persone che non hanno voglia di essere trattati solo come degli ostacoli per interessi che, con molta probabilità, sono di equilibrismo partitocratico; e come gli ostacoli, anche noi, dobbiamo essere rimossi. Gli equilibri e il benessere di una comunità sono fatti da tante piccole o grandi cose, anche da abitudini e situazioni consolidate che possono, anzi devono essere migliorate e non peggiorate e la scuola è una di queste.

C’è chi ci ha tacciato di essere ignoranti del meccanismo scolastico, ed anche questo è vero. Noi ne siamo consapevoli e la consapevolezza dell’ignoranza è l’humus della conoscenza ed è per questo che vogliamo capire. Ignoriamo perché, nonostante la conoscenza del nostro Sindaco del settore dell’edilizia scolastica, già come assessore provinciale, non si riesca a trovare soluzione diversa da quella prospettata. Si ricorda comunque che anche la sede dell’attuale Alighieri ha effettivamente bisogno di un ritocco per chiunque occupi i locali (ci sono i fondi per questo?).

Tra l’altro ignoriamo se il Comune può obbligare la Direzione didattica a spostare una scuola e se il Direttore è consapevole di tutte le responsabilità sul piano sicurezza e antincendio che si prende nel momento che, per qualsiasi situazione gestionale, il numero di studenti preventivato passasse, ad esempio, da 499 a 501 e se per qualche altro motivo venisse superato il numero di venti aule, perché allora cambierebbe tutto nuovamente.

Bisogna anche capire se i ragazzi della terza media della Mameli svolgeranno l’esame in un eventuale cantiere o se sarà spostato in altra sede, con un impatto emotivo almeno da vagliare, e pensiamo che domandare queste cose ai delegati della cittadinanza sia un diritto incontestabile e sia obbligatorio per la Giunta rispondere in maniera esaustiva. Siamo certi che i nostri stimatissimi amministratori Pubblici non ci considerino Pubblico non all’altezza.

Aspettiamo anche un commento autorevole dal Provveditorato agli studi. La situazione delle scuole di Albenga sta raggiungendo il limite, se non lo ha già passato, a tutti i livelli e gradi e interventi tampone sono assolutamente inutili e irritanti perché i figli sono di tutti e crescendo si troveranno ciclicamente ad affrontare le stesse problematiche.

Pensiamo che dire basta sia assolutamente d’obbligo, come sia d’obbligo ragionare con una lungimirante pianificazione d’insieme. Sul nostro territorio abbiamo la fortuna di avere a disposizione un’area già inserita nel contesto urbano per far nascere una scuola del tutto nuova, strutturalmente all’avanguardia. Possiamo creare una soluzione unica nel suo genere e modello pilota per tutta l’Italia, non perdiamo l’ennesimo e probabilmente ultimo treno. Costruiamo Cultura.

Ed è per questo che non vogliamo ridurre la cosa ad uno spostamento di ragazzi concettualmente sbagliato,ma vogliamo sensibilizzare tutti i genitori,partendo da quelli dell’asilo perché anche i loro figli cresceranno.

Si chiede anche che il Sindaco e gli Assessori diano costante informazione alla cittadinanza sugli eventi correlati all’accorpamento trattando in prima persona il problema.

Stessa cosa vale per la Direzione scolastica riguardo i dubbi didattici, evitando condizionali futuri, ma usando presenti indicativi.

GRAZIE.

* Lettera firmata da: Emanuele Lo Gioco, Daniela Franzoni, Federica Lantero, Mariuccia Motta, Sergio De Andreis, Stefano Giribone, Marzia Polacco, Anna Lisa Cadeo, Massimo Avio, Gabriella Bianchi, Roberto Folliero, Maria Ippolito, Jasmina Samouk, Mariolina Parolo, Marina De Andreis