di Franco Xibilia – Tre incidenti mortali in due mesi. Non può chiamarsi fatalità. La morte del cantante rock Bruno Pedroni è avvenuta in un contesto ormai condiviso. Niente marciapiedi. Illuminazione inadeguata. Nessuna sicurezza per i pedoni. Non solo, ma sostenere che corso Stalingrado non sia l’unica via in queste condizioni non fa che confermare le cause oggettive, che vanno sempre distinte dal fatto specifico, in cui concorrono sempre cause oggettive e soggettive.

Bragno è un quartiere operaio nato per gli interessi esclusivi del capitalismo industriale. Così anche San Giuseppe di Cairo. Vicino alla rotonda, quasi tutta la segnaletica orizzontale è scomparsa e la rotonda stessa sembra sprofondata. Una rotonda a norma deve essere ben rialzata.

E l’illuminazione tra San Giuseppe e Carcare è sufficiente? A Cairo l’illuminazione “bassa”è pressoché inesistente. I lampioni sono troppo alti,solo da un lato, non arrivano al centro della strada,tranne poche eccezioni. In corso Dante si sono lasciati crescere gli alberi all’altezza dei lampioni! È tutto un rosario di lamentele.

E la gente, invece di scendere in piazza, sopporta con pazienza. Non è solo Cairo in queste condizioni, ma non si capisce perché nel passato non si sia imposto al capitale che ha sfruttato la Valbormida sino all’ultimo sangue operaio di sborsare briciole di profitti giganteschi per illuminare le strade. È giunta l’ora di cambiare e cacciare il partito degli affari e del carbone.

* Franco Xibilia – Cairo Montenotte