“La scomparsa di Checco Robatto colpisce la città nel profondo. Se ne va un uomo dalla grandissima passione ed entusiasmo. Personaggio istrionico, d’irresistibile simpatia, è stato per lunghissimi anni un vero e proprio motore della cultura cittadina. Era un uomo che non si risparmiava e che dava tutto se stesso, sia nel ruolo di Giudice di pace, che in quello di animatore di tante associazioni cittadine, dallo storico Casino di lettura fino all’Accademia di cucina, passando per il Garden Club. Mi unisco al cordoglio della famiglia e dei tanti, tantissimi savonesi che gli hanno voluto bene e che hanno beneficiato delle sue idee e della sua energia. Ma soprattutto rendo omaggio ad un esempio di civismo e amore per la città che ha pochi eguali”. Questo il ricordo del sindaco di Savona Federico Berruti.

“Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Checco Robatto. Era una caro amico e un punto di riferimento”, dice l’Assessore alla Cultura Ferdinando Molteni: “Era un uomo straordinario, figlio di una Savona (quella di Aiolfi, di don Bertolotto, di Mirco Bottero, dei Sabatelli) che, lentamente, va scomparendo. Era un uomo innamorato della sua città e della cultura. Era intriso di cultura. Amava le arti figurative tanto quanto la musica e il teatro. Ed era un amore, il suo, del tutto disinteressato, gratuito, da vero appassionato. Mi mancherà tantissimo. Mi mancheranno gli incontri casuali, sotto i portici di via Paleocapa, e quel suo modo divertito di lanciarmi idee e provocazioni. Era un uomo generoso, fantasioso e buono, e vorrei che tutti lo ricordassero così”.