di Alessandro Andreis – Dunque facciamo il punto della situazione, come già detto da qualcuno… In queste ultime settimane sono state messe in dubbio alcuni atti dell’amministrazione Tabbò in riferimento a diverse alienazioni di immobili di proprietà del comune. Di questi argomenti se ne è occupato un giornalista del Secolo XIX e proprio a lui avevamo affidato, con gesto di coerenza, una replica, sia da parte del Partito Democratico di Albenga, sia di ex amministratori, fra i quali Tabbò e Pelosi, e ci siamo dati disponibili a far incontrare anche privati cittadini coinvolti in quell’articolo.

Risultato? Niente è stato pubblicato sul giornale, neppure alcune doverose precisazioni su nominativi di presunti dirigenti del Pd, mai stati dirigenti ne tantomeno mai stati iscritti.

Come segretario del Pd di Albenga non posso accettare che queste presunte irregolarità vengano descritte come frutto di una scelta o di un indirizzo politico, insinuando che siamo un partito della speculazione edilizia; non voglio rilanciare con altre accuse, ma mi chiedo se politicamente questa maggioranza possa sopportare che tutta l’azione politica sia gestita da un unico portavoce per tutti gli argomenti e per tutte le questioni; vorrei sapere se la voce dell’assessore è condivisa da tutti nella giunta Guarnieri, se la sua continua presenza sia frutto di strategia politica o l’ennesimo tentativo personale di sopraffare gli altri, alleati compresi.

Mi chiedo il perché di questo silenzio da parte dei partiti di maggioranza, da parte degli altri consiglieri; mi chiedo che se questa “macchina del fango” scagliata contro la precedente amministrazione faccia del bene alla causa della verità ed alla città stessa. Sappiamo bene da dove arrivano, purtroppo, tutte queste accuse, tutta questa iniziativa giornalistica, perché come dice un saggio proverbio popolare “la prima gallina che canta ha fatto l’uovo”.

Spero solo di potermi occupare esclusivamente di cose costruttive e di tornare a fare opposizione senza tutti questi veleni, ma aspettandomi risposte e rispetto delle promesse elettorali.

Se ci saranno state irregolarità sarà qualcuno a di sopra di noi a doverlo accertare, e mi sembra che, al contrario di tanti amministratori del centro destra, l’ex sindaco Tabbò non voglia sottrarsi, anzi auspica, un chiarimento da parte degli organi competenti.

Il buon assessore Ciangherotti, dal suo immeritato pulpito, lancia giudizi, accuse e minacce proprio verso l’ex Sindaco, dimenticando che ha sempre sfruttato a suo favore l’amicizia con Antonello Tabbò e strumentalizzato l’assessore Pelosi a danno dell’allora suo collega Salata, proprio mentre era a capo di una associazione cattolica e dichiarando di non voler entrare in politica, ma facendo tutto questo a favore dei disabili, dei bisognosi, degli “ultimi”.

È persino arrivato, nel suo incoerente comportamento, a votare alle primarie del Pd. Ora dire di “aver rifiutato ogni compromesso con i vecchi mestieranti della politica a loro tanto vicini” credo sia una frase davvero esilarante, pronunciata proprio da chi non ha fatto altro che cercar spazio per se stesso senza poi produrre nei fatti risultati nel mondo dei servizi sociali. Credo che a questo punto non sia un attacco personale il fatto che forze politiche chiedano le sue dimissioni, ma un atto dovuto.

* Alessandro Andreis – Segretario PD Albenga