[fp] – «Ci pare insostenibile la posizione assunta dall’Unione Industriale di Savona. Il sistema economico produttivo non può sostenere “i desiderata” delle singole aziende, non può sostenere tutto quello che viene proposto senza assumere un ruolo d’indirizzo che sia compatibile con la condizione oggettiva del territorio che ospita gli insediamenti e le attività presenti e previste future». A poche ore dall’incontro avvenuto ieri in Regione tra alcune associazioni, il presidente Claudio Burlando, gli assessori regionali all’Ambiente Renata Briano e allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli, i sindaci di Vado Ligure Attilio Caviglia e di Quiliano Alberto Ferrando, sul progetto di ampliamento a carbone della centrale Tirreno Power di Vado-Quiliano, giudizio ancora una volta negativo quello espresso dal Coordinamento Provinciale SEL di Savona, che ribadisce la posizione già espressa a fine novembre 2010 dal Comitato Federale savonese di Sinistra Ecologia e Libertà (**).

«In questi mesi abbiamo lavorato in modo responsabile e attento aprendo confronti e affrontando oggettivamente i problemi nelle diverse sedi. I circoli territoriali di SEL hanno svolto i loro congressi assumendo su questi temi posizioni e azioni conseguenti», spiegano in una nota. «Sosteniamo e condividiamo le posizioni prese dal Circolo Territoriale Vado L. – Quiliano»; «Riteniamo che le istituzioni regionali e provinciali non possano non considerare il proprio ruolo e la propria funzione di soggetto referente nell’ambito della valutazione complessiva anche di carattere di sostenibilità ambientale e sanitaria. Anche a seguito, delle scelte di prossimo insediamento di nuove attività, che le stesse hanno autorizzato e sostenuto su un territorio con caratteristiche miste come quello di Vado L.- Quiliano».

«Ritenevamo e riteniamo che sia necessario costruire un concreto rapporto di confronto e di collaborazione tra il territorio e il sistema produttivo e imprenditoriale ritenendo strategico un approccio culturale diverso. In questi mesi abbiamo sollecitato la necessità di una visione e valutazione complessiva della situazione e riconfermiamo questa priorità ai soggetti che hanno la responsabilità di decidere e di incidere sulla situazione attuale e sulle prospettive delle prossime generazioni», conclude il Coordinamento Provinciale SEL di Savona.

(**) Novembre 2010 – L’Assemblea Federale Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Savona esprime in modo motivato e a seguito di una complessiva analisi della situazione, un giudizio negativo, in merito al progetto presentato da Tirreno Power di potenziamento a carbone della Centrale Termoelettrica.

SEL è consapevole della crisi economica, occupazionale ed ambientale che interessa la nostra Provincia ed il comprensorio Vado L. / Quiliano e ritiene doveroso che una forza politica sia realista e si attenga a dati e analisi oggettive.

La condizione mista del comprensorio di Vado L. e Quiliano, in cui le attività di produzione, il sistema della viabilità e del trasporto primario sono integrate in un unico contesto con la residenzialità, rappresenta una caratteristica che deve essere considerata e valutata nella programmazione urbanistica, nel monitoraggio ambientale, nella riqualificazione e nello sviluppo del territorio.

SEL ritiene che sia essenziale programmare, accanto allo sviluppo economico del territorio, un progressivo e stabile miglioramento della qualità dell’aria e non limitarsi a gestire le emergenze e gli eventi critici che di volta in volta si presentano. A tal proposito e’ necessario costruire un rapporto di confronto e di collaborazione tra il territorio e il sistema produttivo e imprenditoriale, nella consapevolezza e nel rispetto delle rispettive autonomie e dei diversi ruoli di rappresentanza, di interessi e di funzioni.

La situazione attuale, rilevata attraverso i dati ufficiali di ARPAL e Regione Liguria, evidenzia come nel distretto di Savona / Vado L. / Quiliano esista una criticità e una condizione di limite soglia in particolare per le polveri sottili.

Le ricadute, in questo contesto già critico, dei nuovi interventi previsti (piattaforma multiporpose, potenziamento a carbone della Centrale Tirreno Power, nuovo centro logistico del nord ovest Nordiconad) senza una valutazione complessiva determinerà una situazione difficilmente sostenibile e incompatibile con quanto previsto dal Piano Regionale di qualità dell’aria.

Questo è il merito su cui dovrebbe esserci il confronto tra soggetti amministrativi, imprenditoriali, sindacali, associativi e politici; ma per fare ciò serve un cambio d’approccio culturale per affrontare correttamente, in termini equilibrati e responsabili, il problema della vivibilità del territorio, della ripresa produttiva e dello sviluppo occupazionale.

Richiamiamo al senso del proprio ruolo i soggetti che hanno la responsabilità prioritaria di decidere e di incidere sulla situazione attuale e sulle prospettive delle prossime generazioni.

Su queste basi esprimiamo un nostro giudizio negativo sul progetto presentato da Tirreno Power, a tal fine abbiamo avviato un attento lavoro di approfondimento all’interno nell’Assemblea Federale di SEL Savona e con il Consigliere Regione di SEL Matteo Rossi.